Milan, Mihajlovic: "Ci mancano coraggio e personalità. Bene solo il risultato"
Intervistato dai microfoni di Rai Sport nel post-partita di Milan-Empoli, il mister dei rossoneri Sinisa Mihajlovic commenta la sofferta vittoria della sua squadra.
Che partita è stata? E' contento per la vittoria e per il gioco espresso?
"Stasera l'unica cosa da salvare sono i tre punti. Sono ovviamente deluso per il gioco espresso dalla squadra e mi sento come se avessimo perso. Fino all'1-1 abbiamo fatto bene, poi è arrivato il buio totale. Siamo troppo tesi, abbiamo lavorato bene in settimana ma non abbiamo fatto niente di quello che avevamo preparato. Dovevamo cercare più la verticalizzazione invece giocavamo troppo in orizzontale. C'è di positivo che il Milan dell'anno scorso non avrebbe mai vinto questa partita ed è merito dei due attaccanti, che hanno concretizzato le uniche occasioni avute e ci fanno vedere il bicchiere mezzo pieno. Manca fiducia, ci sono vecchi incubi. Devo parlare con i ragazzi, non è mancato l'impegno ma ho visto poca personalità. Loro pressavano sempre molto alti, dopo il pareggio non siamo più riusciti a giocare. Mi assumo le responsabilità, forse non riesco a spiegarmi bene e non sono ancora riuscito a inculcare la giusta mentalità e il coraggio di giocare sempre la palla. Non dobbiamo pensare a quello che può succedere in caso di sconfitta, serve maggiore autostima. A San Siro ci vuole una personalità diversa, il pubblico è abituato bene. Dobbiamo scrollarci di dosso le paure e giocare con la mente più libera".
Chi preferisce tra Soriano e Witsel?
"Non parlo di giocatori che non alleno".
Ritiene che per guarire il Milan e ritrovare l'autostima serva tempo?
"Credo di sì, nel pre-campionato abbiamo disputato buone gare, giocando con personalità e pensavamo di essere a buon punto. Ci vuole tempo per cambiare la mentalità ma al Milan bisogna fare in fretta e devo risolvere i problemi il prima possibile".