Ma quale valzer delle panchine: ecco chi si muove e chi piace. Napoli, Milan, Samp... fino ad arrivare a Verona e Sassuolo. La mappa della serie A...
Si parla tanto del valzer delle panchine. Ed è giusto farlo. Aprile è il mese in cui. In teoria, tutti cambiano tutto. In teoria. Generalmente ad aprile ti trovi a sfogliare una margherita molto ampia, prr poi ritrovarti con due petali spelacchiati e dire: ma davvero ho impiegato tutto il tempo che avevo a disposizione per questo?
Allora per non farci travolgere dallo tsunami procediamo per ordine. In questo momento, sicuramente cambieranno panchina almeno in 3. Napoli, Sampdoria e Milan. Almeno secondo chi vi scrive. E i destini sono incrociati.
A Napoli uno dei candidati è Mihajlovic, inutile nasconderlo. Come un'altro è Montella. Come un altro è straniero (si fa un gran parlare di Pellegrini). Ma la vera notizia è il tentativo che ha fatto il Napoli per Antonio Conte. L'attuale ct della Nazionale avrebbe dovuto fare part time il suo impegno azzurro (inteso come Italia) per la prossima stagione per poi dedicarsi anima e core al Napoli a partire dalla stagione sportiva successiva. La Figc ha detto no. E quindi non si va avanti pe questa strada. Ma questi dà il segnale di quanto il Napoli punti in alto. Non pone limiti alle proprie possibioità e io progetto De Laurentiis è un progetto che va avanti e non ha intenzione di tornare indietro, sia come nomi che come investimenti. Montella e Mihajlovic sarebbero due scommesse per il futuro. Scommesse garantite certo, ma con un curriculum, almeno internazionale tutto da costruirsi. In più su Montella grava quella clausola da 5 milioni che la Fiorentina pretende qualora qualcuno si avvicini al suo allenatore.
Ed ecco il discorso del Milan. Entrambi gli allenatori piacciono a Galliani. I 5 milioni sono un bell'ostacolo, quindi possiamo scartare il primo nome, o quasi. Mihajolvic e Sarri sono più di una tentazione. Contatti già ce ne somo stati, per via indiretta.
Con entrambi. Tutto questo se rimane questa dirigenza. Altrimenti salta il banco e cambiano tutte le prospettive (e tutte le griglie). Alle dichiarazioni di Galliani (Inzaghi resta anche la prossima stagione) sinceramente io non credo molto. I segnali a disposizione sono altri.
Come quelli di Genova, ormai è il segreto di Pulcinella. Miha se ne va, anche se non sa neanche lui dove. Aveva detto mai al Milan, ma il Milan in questo momento è una delle opzioni più probabili, insieme proprio al Napoli. D'altronde dopo un'annata così cerca di raccogliere il massimo. Chiaro: bisogna capire chi al suo posto. E allora come vi stiamo dicendo da un po' di tempo il primo nome sulla lista è quello di Paulo Sousa, ex centrocampista juventino, ora allenatore del Basilea. Secondo nome Di Francesco (insieme a Ventura). Dovesse andare l'attuale allenatore del Sassuolo ecco che si aprirebbe un'altra panchina pronta, magari da riempire con un nome italiano...
Finisce qui il famoso domino? No... C'è il Verona dove potrebbe cambiare addirittura tutto. Sono tutti in scadenza: dall'allenatore all'ultimo di collaboratori di Sogliano, passando per la direzione generale. Cosa deciderà Setti? Anche qui i nomi che si fanno sono sempre gli stessi a cui va aggiunto un nome diverso per il 433 che sta facendo benissimo in B: Marino (piace anche al Sassuolo). Poi magari c'è da capire la situazione dell'Atalanta che magari vorrebbe ripartire con più brio. Ecco, diciamo che le candidate d'aprile sono queste... Il resto verrà da sé. Come magari il Bologna, che in serie A per ora non ci è arrivato. Ma gira già io primo nome, molto suggestivo, per la prossima estate. Tutto da verificare, ma sarebbe un colpo da grande squadra. Antonio Cassano, libero e voglioso di tornare a giocare ad alti livelli. Vedremo se è il solito pesce o se invece è realtà. Per il momento fa colore. Tenetevi forte, il bello sta per arrivare...