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LIVE TMW - Lemina: "Vidal un esempio". Hernanes: "Juve sempre da battere"

di Giulia Borletto
Dalla sala stampa dello Juventus Stadium
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© foto di Federico De Luca

Ore 14.20 - Tocca adesso al giovane Lemina arrivato dal Marsiglia. Nuova esperienza la prima in Italia. "Ho scelto la Juventus perché è un eccellente squadra, vincente. Voglio essere parte di questo progetto, ci sono state altre squadre che mi hanno cercato ma ho dato la precedenza alla Juve".

Hai già parlato con Pogba? E' stato lui a convincerti? "Non ho parlato con Paul prima di firmare. Ho parlato con lui oggi, mi ha detto che è una squadra concentrata sulla tattica e tecnica. Farò del mio meglio per essere parte di questo progetto".

I tifosi speravo di vedere in te il nuovo Vidal. "Abbiamo delle caratteristiche in comune. Ci piace la difesa e l'attacco. Non so se potrò fare quello che ha fatto lui perché lui è un grande. Ma spero di poter raggiungere il suo livello qui".

Bielsa ti ha usato anche nella difesa a 3. "I miei ruoli preferiti sono il mediano e il playmaker ma se c'è bisogno di stare in difesa sono pronto".

Giocatore a cui ti ispiri? "E' stato Del Piero, purtroppo non sono un attaccante e non posso ispirarmi a lui in questo momento. Poi anche Nedved che giocava nel mio stesso ruolo. E' un giocatore con una grande grinta, ha segnato tanti gol".

Bielsa è davvero particolare? Ti ha sorpreso il suo addio? "Non sono io che l'ho lasciato ma ci sono state scelte diverse. Mi ha insegnato molte cose. Ha portato tecnica all'Olimpique e lo ringrazio per quello che ha fatto per me".

Quante presenze sper di fare quest'anno? Numero maglia? "NOn ho dei numeri di presenze. Se merito di giocare giocherò, ci sono dei grandi giocatori che ricoprono il mio ruolo. Ho scelto il 18 che è la data di nascita di mio figlio".

Ore 14 - Si comincia da Hernanes. Senti più responsabilità qui alla Juve? "Buonasera a tutti. La responsabilità l'ho sempre avuta indipendentemente da dove giocavo. Sono padre di 4 figli, la responsabilità è un aspetto del mio carattere. Non cambia dove sono, sono già al massimo e non posso migliorare sotto questo aspetto ma spero di fare bene".

Sensazioni nell'aver giocato domenica con la maglia dell'Inter e oggi con quella della Juve? "Il calcio è molto dinamico e ha le sue dinamiche, per questo può capitare quello che è successo con me. E' una cosa a cui non avevo mai pensato ma è capitato. Sono stato bene all'Inter, ma ora sono qui per affrontare una nuova sfida ed esperienza. Sono sorpreso ma felice perché ci saranno tante belle cose da realizzare qui".

All'arrivo all'Inter ti chiesero come vivevi il giocare in una squadra che non aveva mai subito scandali. Riferimento alla Juve. "Non mi hanno fatto dire niente, l'ho detto perché lo sentivo. Quando ho cominciato a giocare non volevo andare in Serie B, lottavo per non retrocedere. Pensavo fosse una cosa carina, un punto positivo e l'ho voluto sottolineare. L'ho detto e adesso è passato. Ora sottolineerò i punti positivi di questa società, che ha vinto in tutti i sensi e continuerà a farlo".

Sei un ottimo giocatore ma discontinuo, vero? "160 partite in Serie A e 40 gol, sono i miei numeri vuol dire ogni 4 partite un gol. Se un anno ho questa media e un altro anno si abbassa o aumenta, vuole dire che sono discontinuo. Sono qui per fare cosa non ho mai fatto, una di queste è migliorare i miei numeri e crescere perché credo di poterlo fare".

Scelto anche per fare il leader più di dove sei già stato. "Non rischio niente, sono consapevole e maturo. Sono arrivato al top della mia maturità psico fisica, l'età mi ha aiutato, mi ha dato più forza ed esperienza, più saggezza nel gestire i tempi. L'età non è un rischio".

Quando hai saputo del tuo trasferimento? Voglia di Champions? "L'ho saputo all'ultimo ecco perché ho detto che sono sorpreso. Ho tanta voglia di giocarla perché ho giocato un Mondiale ma non la Champions. Ho voglia di fare bene e di aiutare la squadra".

Juve più forte dell'Inter? Già parlato con Allegri sulla posizione? "Nel calcio se guardi 1-2 partite non dicono niente. Per 4 anni la Juve ha fatto bene, tutti conoscono la sua forza. Sono andati via giocatori importanti, erano il loro punto di forza perché era una delle squadre che aveva cambiato meno. Ora deve ricostruire gli spazi lasciati da questi giocatori, però rimane sempre la squadra da battere in Italia e fuori".

Scelta maglia 11? "No, volevo prendere un numero basso e volendo essere più offensivo ho scelto la 11".

Che soluzioni di gioco puoi dare alla Juve? "Mi ha dato il benvenuto Allegri ma non ci siamo ancora parlati. Bisogna vedere in campo come vanno le cose, non posso dire qualcosa senza aver parlato con lui. Aspettiamo".

Hai sempre giocato più basso, ora perché vuoi essere più offensivo? "E' cominciato col San Paulo, giocavo basso perché avevo la caratteristica del tiro. Poi ho cominciato ad andare avanti e dopo 10 anni di partite, a 30 anni ho capito e deciso con consapevolezza che è anche il piacere che io provo in una posizione più dell'altra".

Ore 13.55 - Tra pochi minuti direttamente dalla sala stampa dello Juventus Stadium, parleranno in conferenza stampa Beppe Marotta e gli ultimi arrivi in casa bianconeri, Mario Lemina ed Hernanes. Per l'amministratore delegato ci saranno sicuramente domande inerenti all'andamento del mercato e alle prime due giornate di campionato, ma si comincerà con i due giocatori. Tra poco la diretta.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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