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Le probabili formazioni di Torino-Juve - Torna El Kaddouri, dubbio Vidal

di Ivan Cardia
Calcio d'inizio ore 15. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La rivalità fra Torino e Juventus ha una storia lunghissima ed un andamento altalenante. Il primo incontro di una sfida eterna, che arriva oggi alla sua 190^ edizione in gare ufficiali, risale al 13 gennaio 1907, prima stracittadina del calcio italiano, quando ad imporsi furono i granata con il risultato di 2-1. Fino alla fine degli anni ’40 era una sfida che poteva valere lo scudetto, spesso diretto alla sponda torinista, poi il 4 maggio 1949 la tragedia di Superga mise fine all’epopea del Grande Torino ed il titolo di Campione d’Italia ha preso con frequenza sempre maggiore la strada bianconera della città, con una breve parentesi granata a metà degli anni ’70. Negli ultimi anni la Juventus ha consolidato un’egemonia cittadina impressionante: il gol di Bruno Peres nella gara d’andata ha interrotto un digiuno di gol durato ben 932 minuti senza reti (tradotti in giorni, fa 4662), ma per trovare una vittoria dei granata bisogna andare indietro di vent’anni, fino al 9 aprile 1995. Da lì in poi, tanti successi bianconeri, interrotti da qualche sporadico pareggio (4 nelle ultime 17 gare disputate). Oggi la distanza in campionato è di 29 punti ed il derby potrebbe di nuovo valere lo scudetto, ma sempre dalla stessa parte: il Torino ha disputato un’ottima stagione e lotta per un difficile piazzamento europeo, visti i 5 punti che lo separano dal sesto posto, la Juventus ne ha 15 di vantaggio sulle romane seconde in classifica e sogna addirittura di alzare il trofeo nella casa dello storico avversario cittadino, ipotesi che potrebbe verificarsi in caso di vittoria bianconera e contestuale sconfitta della Lazio (che però gioca in casa contro il Chievo), visto che la Roma ha già perso ieri sera contro l'Inter. Per invertire una striscia negativa, per confermarne una positiva e confermare il proprio dominio anche in campo nazionale, non si può dire che manchino le motivazioni in questo ennesimo derby della Mole. Appuntamento alle ore 15, arbitro il sig. Paolo Tagliavento di Terni, stadio Olimpico di Torino. È il turno, ancora una volta, di Torino-Juventus.

COME ARRIVA IL TORINO - Ranghi quasi completi per Giampiero Ventura, il quale potrebbe dover fare a meno soltanto di Pontus Jansson e Gaston Silva, peraltro entrambi sulla via del pieno recupero. Poche variazioni sul tema per l’allenatore granata, che confermerà il solito 3-5-2 con Daniele Padelli a difesa dei pali; linea difensiva a tre composta, salvo sorprese, da Nikola Maksimovic, Kamil Glik ed Emiliano Moretti. Sugli esterni di centrocampo sgropperanno come di consueto Bruno Peres e Matteo Darmian, mentre al centro si prevede una piccola rivoluzione rispetto al pareggio contro il Sassuolo. Confermato Marco Benassi, che comunque è in ballottaggio con Migjen Basha, torneranno invece dal primo minuto Alessandro Gazzi e soprattutto Omar El Kaddouri, squalificato contro i neroverdi. In attacco pochi dubbi sull’impiego di Fabio Quagliarella, principale ex della partita, al cui fianco dovrebbe rivedersi Maxi Lopez, favorito su Josef Martinez,

COME ARRIVA LA JUVENTUS - Col morale a mille, è presto detto. In una settimana gli uomini di Massimiliano Allegri hanno sbattuto in faccia alla Lazio la porta dello scudetto e conquistato la semifinale di Champions League a dodici anni dall’ultima volta. Nessun turnover però, se non per casi specifici, perché il derby è il derby, soprattutto se c’è una sia pur minima possibilità che possa portare alla vittoria del quarto titolo consecutivo. Il tecnico livornese è come al solito indeciso fra 4-3-1-2 e 3-5-2: la sensazione è che si possa tornare alla difesa a 4, più che altro per far rifiatare Andrea Barzagli, ma i bianconeri hanno dimostrato di poter fare bene con entrambi i moduli e soltanto il campo darà un verdetto definitivo. Ad ogni modo, fra i pali vi sarà Gianluigi Buffon, mentre sugli esterni, in difesa o a centrocampo che sia, agiranno Stephan Lichtsteiner e Simone Padoin, quest’ultimo in sostituzione di Patrice Evra che ha accusato un problema all’anca sinistra e guarderà i compagni dalla tribuna. Abbastanza sicuri del posto Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, a seconda del modulo si giocano una pettorina da titolare Stefano Sturaro ed il già citato Barzagli. A centrocampo ci sarà Andrea Pirlo e dovrebbe esserci Arturo Vidal (in caso di sua assenza sarà 3-5-2 con Sturaro e Barzagli entrambi in campo), mentre mancherà per squalifica Claudio Marchisio; ci sarà anche Roberto Pereyra, interno o trequartista in relazione allo schema tattico. Coppia titolare in attacco, con Carlos Tevez ed Alvaro Morata.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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