Le pagelle della Pro Vercelli - Difesa horror, delude il reparto offensivo
Russo 5 - Nella prima frazione raccoglie la palla dalla propria rete per ben tre volte. Non può nulla contro l'attacco catanese, con Maniero che chiude i giochi nella seconda frazione.
Ferri 5 - Soffre sulla sua fascia per ampi tratti della gara, non riuscendo a imporsi nelle sue azioni in fase offensive.
Coly 4,5 - Fatica a contenere la vivacità del reparto offensivo avversario. Viene raggirato da Calaiò in occasione della prima rete etnea.
Bani 5 - Il 21enne centrale difensivo paga l'inesperienza contro Calaiò, Rosina e Maniero. L'attacco etneo non ha problemi ad andare a segno in più occasioni.
Scaglia 5,5 - Non incide come in altre gare, poco produttive le sue sortite nella metà campo avversaria. Prova però a farsi vedere in proiezione offensiva fino al triplice fischio finale.
Ardizzone 5 - Nella prima frazione viene travolto dalla manovra siciliana, prova a imporsi nella ripresa con risultati non proprio positivi.
Castiglia 5 - Frana su Sciaudone dopo pochi minuti, regalando al Catania la possibilità di chiudere virtualmente la gara con la rete dal dischetto di Calaiò. Fa poco in mediana, Scazzola lo richiama in panchina nel corso della ripresa. (Dal 63' Emmanuello 6 - Un paio di spunti interessanti senza però impensierire Terracciano, entra in campo a risultato ampiamente compromesso).
Scavone 5,5 - Poco propositivo nell'arco di tutto il match, sfiora però la rete nel finale di gara.
Statella 5 - Apparentemente il più vivace dell'attacco della Pro Vercelli, ma la difesa del Catania non ha troppi problemi a limitare il suo raggio d'azione. (Dal 62' Sprocati 5,5 - Prova a sfruttare gli spazi concessi dal Catania dopo il 4-0 etneo, senza tuttavia riuscirci).
Marchi 5 - Fermato senza problemi dalla difesa siciliana, non riesce praticamente mai a impegnare la retroguardia avversaria. (Dal 73' Beretta sv - Ha poco tempo per mettersi in mostra e impensierire il Catania).
Di Roberto 5 - Prova a imporsi sulla fascia, qualche traversone interessante al centro che non trova la complicità dei compagni di reparto.