Le pagelle dell'Atletico Madrid - Oblak decisivo, delude l'attacco
Oblak 7: bravissimo nei primi minuti di gara a sventare il tiro a botta quasi sicuro di Bale, ancora di più alla mezz'ora quando è James Rodriguez ad inventarsi un colpo da biliardo; ha il suo bel daffare anche nella ripresa. Non spettacolare, ma decisivo.
Juanfran 6,5: spinge molto sulla fascia ed in fase difensiva tiene testa ad un certo Cristiano Ronaldo.
Godin 6: parte malissimo, con un errore che rischia di portare in svantaggio i suoi. Poi si batte e sbatte per rimediare; imperioso come sempre nei contrasti aerei, sia in difesa che in attacco.
Miranda 6: attento come il compagno sulle palle inattive, anche se meno pericoloso negli sganciamenti offensivi.
Siqueira 5: da lui ci si aspetterebbe un po' di coraggio in più. Comprensibile un qualche timore per la presenza di Gareth Bale, che in effetti, soprattutto nel primo tempo, gli scappa spesso e volentieri.
Turan 6,5: che dire. Diego Simeone lo irreggimenta affidandogli dei compiti che ne mortificano il talento offensivo; lui obbedisce e fa il lavoro sporco come non ci si attende da un numero 10. Ha un paio di occasioni per farsi vedere in avanti e delizia il pubblico con il summenzionato talento.
Gabi 5,5: più cuore che cervello o piedi. Offre una prestazione generosa, ma in sostanza balla fra i tre tenori del centrocampo avversario.
Suarez 6: riesce a costruire qualcosa in più del compagno nel cuore del reparto centrale, dimostrandosi affidabile come sempre in interdizione.
Koke 5,5: a lui invece il Cholo affida il compito di essere l'uomo in grado di dare fantasia e creare pericoli. Fatti salvi sprazzi di classe, rimandato. Dal 83' Torres sv.
Griezmann 5: fallisce l'occasione per brillare in campo europeo. Fino ad un certo punto della partita è suo l'unico tiro in porta dei Colchoneros, ma offre davvero poco rispetto alle sue potenzialità. Dal 77' Raul Garcia sv.
Mandzukic 5: volete un attaccante che attacchi qualsiasi avversario su qualsiasi pallone vagante? Lui è l'uomo che fa per voi. Se però a fine partita, dopo essersi scontrato con mezza difesa avversaria, è lui l'unico ammonito del gruppo di pugnanti, peraltro senza alcun tiro in porta, qualche problema c'è.