Lazio, Klose: "Non sono ancora finito. Nazionale? Vi spiego il mio addio"
L'attaccante della Lazio Miroslav Klose ha parlato a So Foot, soffermandosi sulla sua carriera e sul possibile futuro. Questo quanto riportato da LaLazioSiamoNoi: "Nel momento in cui deciderò di non giocare più a calcio mi prenderò un bel bicchiere di birra o di vino per fermarmi a pensare a quello che ho fatto. Ma non sono ancora finito, ho solo deciso di non allenare quel vecchio cadavere del mio corpo con la nazionale tedesca. Ho iniziato a giocare con il Kaiserslautern e quando un giocatore più anziano tirava fuori o alto un pallone ero io piccolino che lo dovevo andare a prendere. Allo stesso modo quando avevi 19 o 20 anni e ti permettevi di fare un tunnel ad un giocatore d'esperienza questo poi ti voleva menare (ride, ndr). Al giorno d'oggi le cose sono cambiate, ti senti dire quando stai per fare un contrasto 'fermo, che è costato 20 milioni di euro'. Oggi i giocatori giovani dormono subito in grandi alberghi, hanno grandi macchine, guadagnano tanti soldi, va tutto bene per loro.
Ma molti non sanno bene tenere i piedi per terra. L'addio alla Nazionale? Ho preso una barca per andare a pesca e sono rimasto da solo. Ho pensato al mio numero di partite giocate con la Germania, ossia 137. La somma dei singoli numeri fa l'11, il mio numero di maglia. Appena ci ho pensato ed ho capito sono andato a comunicarlo al mio allenatore. Sa che non tornerò indietro nella mia decisione, non l'ho mai fatto".