La ripresa di Ramsey e gli iberici inesistenti - Top&Flop di Galles-Andorra
I TOP
Il secondo tempo di Ramsey - Nella prima frazione non si vede, neanche da lontano. Sembra quasi che non sia in campo. Nella ripresa, però, è lui il vero trascinatore. Si carica la squadra sulle spalle, segna la rete del vantaggio e regala perle su perle, magie su magie.
La mole di gioco del Galles - Sì che l'avversario non è di quelli complicati, ma il numero di azioni creato dagli uomini di Coleman è roboante. Da destra a sinistra, da sinistra a destra, la manovra dei padroni di casa è avvolgente. Ci prova Edwards, ci prova Bale, ci prova Vokes, ci provano anche centrocampisti e difensori. Tutti all'assalto.
L'atmosfera del Cardiff City Stadium - Oggi è una festa. Lo si capisce ancor prima che inizi la partita, quando tutti in piedi i gallesi cantano fieri il loro inno. Vogliono soltanto festeggiare la prima storica qualificazione ad un Europeo. Bello anche il gesto al momento dell'infortunio di Moreira: capita la gravità del problema, il pubblico fa vedere la propria apprensione e omaggia il centrocampista dell'Andorra con un forte applauso.
I FLOP
L'infortunio di Moreira - Bastano cinque minuti di gioco a Moreira per lasciare la partita. Duro scontro di gioco, subito si capisce che il suo problema non è di poco conto. Lui urla per il dolore e non riesce a muoversi. C'è apprensione al Cardiff City Stadium, ripetiamo. C'è bisogno della barella. Lui lascia il campo in barella.
L'inesistente Andorra - C'è un dato che più di tutti racchiude quanto visto in questo match: al minuto 75, il Galles aveva calciato ventuno volte verso la porta di Pol, mentre l'Andorra... zero. Semplice da capire il copione della sfida, no?
La sterilità dell'attacco gallese - Pol viene preso d'assalto fin dal primo tempo. I tentativi non si contano: prima Bale, poi Vokes, poi Edwards, Lawrence. Tutti gli attaccanti scesi in campo insomma. Ma questi spesso sono imprecisi o sbagliano qualche altra cosa. Fatto sta che per sbloccare la partita serve Ramsey, un centrocampo. E dopo oltre venti tiri, non è una cosa buona.