La differenza fra Hazard e Rooney
Il Manchester United, con l'Arsenal, era la squadra più in forma della Premier League. Da ieri lo sono solamente i Gunners, che hanno giocato - vincendo - a Wembley contro il Reading, arrivando in finale di FA Cup. Nel frattempo hanno dovuto dire addio al sogno di recuperare l'irrecuperabile con il Chelsea, perché gli uomini di Mourinho, nonostante sembrassero a corto di benzina da un po' di tempo, hanno infilato il Manchester United con il gol di Hazard, sul finire di primo tempo, nell'unico spunto degno di nota del belga in quarantacinque minuti. Amministrare il vantaggio, in casa, per Mourinho è poi un gioco da ragazzi, mentre nello United ha deluso, ancora una volta, Radamel Falcao: difficilmente verrà riscattato dal Monaco, con l'esborso - per un prestito - più costoso di tutti i tempi.
La differenza, appunto, l'ha fatta Hazard. Bucando, sotto le gambe, de Gea, da due passi. Ed è il secondo snodo della partita, il primo è capitato sui piedi di Wayne Rooney, dopo una scorribanda di Shaw sulla sinistra. Il pallone in mezzo, invitante, è stato calciato benino.
Ma fuori, colpendo il paletto di sostegno della porta difesa da Courtois. Più di qualcuno aveva esultato, pensando fosse gol. Eloquente il labiale di de Gea, con quel "vamos" e i pugni chiusi a pensare che il vantaggio fosse stato siglato. Invece Rooney si è mangiato l'occasione importante, Hazard no: ed è questa la differenza che, al momento, passa fra i due. L'inglese, pur essendo stato uno dei migliori al mondo, forse è ancora nella top ten, ma non è più il fenomeno di cinque anni fa. Il belga può diventarlo, magari consacrandosi in Champions. Ne ha il tempo e le capacità: nel frattempo ha trascinato il Chelsea alla Premier League, dopo quattro anni di digiuno. Non è roba da poco per un classe 1992.