L'equazione perfetta della vetrina buona d'Europa: Porto, plusvalenze e vittorie
Danilo è l'ennesimo colpo di mercato targato Porto. L'esterno, ufficializzato dal Real Madrid, frutterà alle casse dei lusitani 31,5 milioni di euro, sancendo l'ennesimo capolavoro di Pinto Da Costa. Arrivato nel 2011 per 13 milioni di euro, ancora una volta il Porto è riuscito a ottenere una considerevole plusvalenza. L'ultima di una serie che ha pochi eguali al mondo. Facendo un passo indietro pensa alla plusvalenza di 36 milioni per Hulk, di 11 per Guarìn, 3,5 per Pereira. E ancora Radamel Falcao, acquistato dal River Plate per 5,4 milioni e rivenduto all'Atletico Madrid per 47, Mangala, preso a 6,5 e rivenduto a 40, l'accoppiata Moutinho-James Rodriguez costata 18 e ceduta al Monaco per 70; Iturbe preso a 4 e rivenduto a 15 al Verona; Fernando, scovato in Brasile e costato appena 720 milioni, valorizzato e spedito al Manchester City per 15; Lisandro Lopez, acquistato dal Racing Avellaneda per 2,3 milioni e rivenduto al Lione per 24; Bosingwa, arrivato per 1 milione e rivenduto a 20,5; Quaresma, preso a 6 e rivenduto a 24,6; Pepe, preso a 2 e rivenduto a 30; Anderson, preso a 5 e rivenduto a 31; Deco, preso a 8 e rivenduto a 21; Paulo Ferreira, preso a 2 e rivenduto a 20; Cissokho, preso a 300mila euro e rivenduto a 16 milioni.
Per non parlare dei giocatori cresciuti nel vivaio della squadra e rivenduti a peso d'oro: Maniche, Bruno Alves, Raul Meireles, Ricardo Carvalho. La somma delle loro cessioni ammonta ad oltre 100 milioni di euro. Non solo giocatori, perché il club è riuscito a compiere il capolavoro col tecnico André Villas-Boas per la cifra di 15 milioni al Chelsea. Una filosofia che ha portato i suoi frutti sia a livello economico che sportivo, considerato come il Porto sia rimasta una squadra fra le più vincenti d'Europa negli ultimi anni (Champions nel 2004 e Coppa Uefa/Europa League nel 2003 e 2011).