Juve, ko che fa male non solo per l'avversaria. Quanti errori con la Viola
Senza trasformarsi nei soliti disfattisti o in quelli che dipingono subito di nero una partita non perfetta, ma non possiamo astenerci dal dire che ieri sera davvero poche cose hanno funzionato. Una Juventus a due facce non riesce ad imporsi nella prima sfida di semifinale di Coppa Italia contro una Fiorentina davvero al top, merito della new entry Salah, fischiato dalla curva bianconera (con un retrogusto di sana invidia) e non solo. Sbaglia molto poco la squadra di Montella, a differenza dei padroni di casa, quasi irriconoscibili e spesso in difficoltà. Entrambi i gol dell'egiziano sono conseguenza di errori troppo brutti per essere veri. Prima un contropiede fulmineo post calcio d'angolo e poi una palla persa inspiegabilmente da Marchisio, uno dei peggiori in questa serata italiana. A poco è servito il pareggio di Llorente, gol tipico del numero 14 spagnolo, di testa e di precisione.
Sul podio dei peggiori anche Padoin e Ogbonna, insicuri e con la retromarcia inserita troppo spesso. Si salva invece Pepe solo perché protagonista attivo nella manovra dell'1-1. Il 4-3-3 scelto inizialmente da Allegri e in particolare gli uomini in campo dal 1', non si è rivelato azzeccato, tant'è che a 10' dalla fine del primo tempo, Coman, seppur per un leggero infortunio, lascia spazio a Tevez, poi è la volta di Pereyra per Pepe e Morata per Llorente, l'unico che almeno è riuscito a centrare la porta. Madama perde così in Italia dopo due anni tra le mura domestiche, l'ultima volta era stato a gennaio 2013 con la Samp di Delio Rossi. Impossibile quindi non riflettere su quanto visto allo Stadium, non solo per i 40 mila presenti che avrebbero voluto assistere a tutt'altro, ma perché una prestazione simile non aiuta in vista dei tanti appuntamenti tra campionato e Europa delle prossime settimane.