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Juve, Dybala è fatta. Ora arrivano Cavani, Allan e Witsel. Ecco il piano per battere il Barça. Inter, il difensore è Kaya con Touré. Anche Jovetic. Milan, Ancelotti vieni...

di Enzo Bucchioni
Giornalista professionista e scrittore, editorialista del Quotidiano Sportivo che ha rifondato e diretto per cinque anni. Opinionista radio e tv. Twitter @EnzoBucchioni
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© foto di Federico De Luca

La Juventus è tornata, il calcio italiano dopo cinque anni si ritrova una squadra in finale di Champions. I meriti sono soprattutto di Andrea Agnelli che da quando è al timone della società bianconera non ha sbagliato una mossa. I quattro scudetti consecutivi in Italia e adesso la finale di Champions a sorpresa, con una squadra costruita senza un grande budget, con pochi campioni, ma tutta gente di grande carattere, fame e affidabilità.

Agnelli ha scelto Marotta, l'architetto di questa Juve. Conte l'ha costruita, l'ha plasmata e fatta diventare vincente. Allegri l'ha perfezionata trasformandola in una macchina capace di correre qualsiasi competizione. Dall'Italia all'Europa, il filo bianconero spezzato nel 2006 si ricollegata alla finale del 2003, ai grandi trionfi del passato. E' il grande ritorno della Juve, Calciopoli è dimenticata, la serie B pure.

E adesso questa Champions la Juventus vuole vincerla. Il piano è pronto, contro una squadra stellare, contro un attacco incredibile come quello degli spagnoli che con Messi, Neymar e Suarez hanno il potenziale da gol più forte del mondo, la Juventus saprà mettere in campo le sue armi migliori. Il centrocampo bianconero è fortissimo, con quantità, qualità, corsa e rabbia agonistica, Pogba, Vidal e Marchisio dovranno interrompere le linee di passaggio del Barcellona, cercare di impedire che la palla arrivi ai Tre Tenori o arrivi il meno possibile. Il resto lo farà anche la difesa bianconera, sempre fortissima e attenta.

Le ripartenze di Morata e Tevez, centralmente possono far male alla coppia Mascherano-Piquè, sicuramente non dei fulmini. Insomma la Juve questa Champions può e vuole vincere, come vuol vincere la coppa Italia mercoledì contro la Lazio. C'è aria di Triplete, ma soprattutto c'è in costruzione una squadra ancora più forte, capace di competere stabilmente ad alto livello con le più grandi d'Europa.

Tutto questo grazie alla montagna di milioni di euro che sono entrati nelle casse bianconeri dall'Uefa, ad oggi circa 100 milioni che possono ancora aumentare. Circa 50 dal market pool, più di 30 dai bonus e dai risultati di partecipazione, più di 15 dal botteghino, con gli spiccioli fanno cento. Non basta. Alla Juve stanno pensando di dire no ai 7 milioni forfettari dell'Adidas per i diritti di merchandising. I bianconeri vogliono venderli da soli e contano di ricavare molto di più proprio in virtù dei successi della squadra. Aver eliminato il Real ha fatto schizzare l'attenzione mediatica mondiale attorno alla Juve. Vincere aiuta a vincere, il tutto fa incassare.

E così il piano di riallinearsi alle più grandi società d'Europa si sta attuando. Il fatturato è passato da 150 a 300 milioni, i piani di investimento e le spese di mercato possono salire in proporzione.

Il budget fatto a febbraio e del quale vi abbiamo sempre informato, è stato ritoccato al rialzo, ora Marotta ha a disposizione una cifra enorme che gli consentirà di comprare quelli che lui chiama top-players, ma anche di offrire ingaggi più alti.

Così se ai 100 milioni della Champions, uniamo gli incassi del campionato e la probabile cessione di Pogba, è facile capire cosa sarà la Juve prossima ventura.

A proposito di Pogba, proprio il tesoretto in cassa, consente ora ai bianconeri di fissare il prezzo a 100 milioni e non mollare. L'idea di venderlo c'è sempre per le ragioni che vi abbiamo spiegato da tempo, ma visto che ora la Juve ha meno bisogno di soldi e in teoria può competere per l'ingaggio, cederà solo come vuole e a chi vuole. Non a caso gli ottanta milioni offerti dal Barcellona sono stati rifiutati.

Come finirà non lo sappiamo, di sicuro Raiola centrerà l'obiettivo e il Psg è la pista più sicura anche se il colloquio che Pogba ha avuto con Zidane (sarà lui l'allenatore del Real?) lo ha affascinato molto.

Nel frattempo si è chiusa una trattativa che noi abbiamo sempre dato per fatta da quando vi abbiamo riferito in esclusiva che la Juventus aveva in mano da diversi mesi (febbraio) l'accordo con Dybala che ha scelto la società bianconera per entrare nel mondo del pallone che conta.

La tempestività di Marotta ha fatto capire a Zamparini che anche a lui conveniva dare il ragazzo alla Juve. Dai 40 milioni iniziali la trattativa si è chiusa a circa 30 con i bonus di otto a salire a seconda del rendimento del ragazzo.

Dybala guadagnerà due milioni, anche questi con bonus a salire. Inutile dire che dopo aver preso Rugani, la Juve porta a casa il miglior difensore e il miglior attaccante giovane del campionato. Non basta.

Chiuso l'affare Pogba (la deadline è giugno) si butterà su due centrocampisti già trattati e opzionati. La Juve ha in mano Allan dell'Udinese per una cifra vicina ai quindici milioni e visti i buoni uffici con Pozzo, l'operazione di farà.

Marotta vuole anche un'opzione su Scuffett che rimarrebbe però a giocare a Udine. Dallo Zenit è in arrivo un altro centrocampista importante, il belga Witsel. Se però nessuno dovesse pagare i 100 milioni per Pogba, la Juve prenderebbe solo Allan.

Non basta. Dopo Rugani e Dybala l'affare più vicino è quello di Cavani. Come già detto, le sirene spagnole sono diventate silenziose, i sette milioni promessi a Cavani e un contratto fino al 2019 lo hanno convinto a dire sì.

Ora la Juve tratta con il Psg che da tempo ha messo gli occhi su Pogba. Cavani più cinquanta milioni il conguaglio richiesto dalla Juve per cedere il francese, ma Verratti è più di un'idea dei bianconeri che proveranno ancora fino all'ultimo a prendere Cavani e Verratti. Dipenderà molto dall'allenatore che sostituirà Blanc. Teniamo aperta la pista. Nel frattempo, però, visto che il Bayern vuol liberarsi di Xavi Alonso, lo spagnolo potrebbe essere l'erede di Pirlo nella Juve del futuro. Molto dipenderà da Guardiola.

A proposito di allenatori, Ancelotti ha chiuso con il Real dopo il ko con la Juve. Il City lo vuole e lui ha detto ok, ma c'è qualche ripensamento su Pellegrini. E allora ecco che Galliani continua a chiamare Carletto per convincerlo a tornare al Milan.

Ancelotti è tentato, ma vuol aspettare di sapere quale sarà il futuro del Milan. Con un grande progetto di rilancio dei cinesi e un budget adeguato, potrebbe dire sì.

Al Real potrebbe andare Benitez, soprattutto dopo l'eliminazione dall'Europa League e la Champions in bilico, difficile che De Laurentiis gli chieda di rimanere. Soprattutto è improbabile che l'allenatore decida di restare in un ambiente diventato ostile.

Anche l'Inter si sta muovendo. E' quasi fatta per il terzino destro del Galatasaray Kaya, 24 anni, che Mancini conosce bene. Sette i milioni chiesti, cinque quelli offerti.

Ma l'affare più grosso l'Inter lo vuol chiudere con il City. Convinti Yaya Tourè e Jovetic a venire a Milano, ora il Mancio deve convincere lo sceicco ad accettare venti milioni per entrambi i giocatori. Questo sarà il colpo grosso dell'Inter, poi affari minori con un grande sfoltimento della rosa per cercare risorse che in questo momento scarseggiano. Se arriva Jovetic, naturalmente partirà Kovacic.

Da Roma sempre più alti i rumors su Garcia. Sabatini ha già una intesa con Mazzarri, due anni dopo potrebbe arrivare nella capitale.

Twitter @EnzoBucchioni

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