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Il Torino e un Maxi affare: 400mila euro per centrare un'impresa titanica

di Raimondo De Magistris
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© foto di Daniele Buffa/ Image Sport

Quella compiuta ieri dal Torino è stata una vera e propria impresa. I cori delle migliaia di tifosi granata che hanno accompagnato gli ultimi minuti della sfida contro l'Athletic al San Mamés hanno reso ancora più epico il primo successo di una squadra italiana nella cattedrale basca, rinnovata negli ultimi anni ma non per questo meno sacrale rispetto a quella precedente. Dopo sei sconfitte e un pareggio, un club di Serie A è riuscito a espugnare il campo del Bilbao. Merito di una partita sudata e lottata fino alla fine, di un Torino che ha messo in bella mostra il suo cuore granata per riuscire dove le altre - l'ultima il Napoli la scorsa estate - avevano fallito.
Due volte in vantaggio, due volte raggiunta prima dello splendido diagonale al volo di Darmian. Una conclusione vincente che ha chiuso i giochi e dato vita alla festa del Torino, squadra data spacciata da tutti i media spagnoli alla vigilia della partita. I 180 minuti si sono conclusi con un 5-4 a favore dei granata, una rete ogni 36 minuti per il Toro che per tre volte ha trovato il gol con Maxi Lopez, vero e proprio protagonista a sorpresa di questo doppio confronto.
L'attaccante argentino è arrivato a gennaio dopo una serie di avventure fallimentari. Il suo trasferimento nel 2012 dal Catania al Milan - una trattativa con tratti grotteschi e il giocatore chiuso in un albergo milanese - sembrava il passo decisivo per il ritorno del bomber di Buenos Aires nel grande calcio dopo la parentesi al Barcellona. E' stata quella, invece, probabilmente l'avventura che ha sancito l'inizio della fine. Prima della rinascita degli ultimi giorni.
Al Milan Maxi Lopez ha giocato poco e segnato ancora meno, sei mesi prima di trasferirsi nella Sampdoria. Viene acquistato per guidare l'attacco dei blucerchiati di Ferrara prima e Rossi poi, ma non convince. Torna a Catania, li dove tutto era partito, ma qualcosa col club rossoazzurro s'è ormai irrimediabilmente rotto e nel gennaio 2014 si trasferisce a Genova - sempre sponda blucerchiata - con risultati ancor più deludenti di quelli precedenti.

La sua carriera sembra ormai in picchiata libera, interessante solo per le cronache famigliari e la querelle con Wanda Nara e Mauro Icardi. La scorsa estate passa al Chievo, ma il gioco dei gialloblù non esalta in alcun modo le sue caratteristiche nell'area avversaria. Un solo gol contro il Napoli prima di chiedere nuovamente di cambiare aria.
E' in questo contesto che lo scorso gennaio s'è inserito il Torino, club che ha cercato Maxi Lopez molte volte anche in passato senza, però, riuscire mai a trovare un accordo. Nel momento più basso della sua carriera Maxi Lopez si trasferisce per soli 400mila euro. Pochi soldi (se paragonati alle cifre che girano nel mondo del calcio) fanno da contraltare alla tanta fiducia che ripone in lui Giampiero Ventura. Nemmeno il tempo di sbarcare a Torino che subito viene gettato nella mischia. E subito Maxi Lopez trova il gol che permette al Torino di passare sul campo del Cesena. Una rete che lo rivitalizza, Maxi Lopez ritrova quelle certezze smarrite da ormai troppo tempo e Ventura lo utilizza senza soluzione di continuità sia al fianco di Quagliarella che Martinez. Un'iniezione di fiducia fondamentale che l'argentino ripaga con i tre gol siglati all'Athletic. I suoi colpi di testa resteranno un incubo per la squadra basca e un sogno per quelli granata. Protagonisti ieri sera al San Mamés ancor più degli stessi giocatori.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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