Il magnetismo di Dzyuba, la mano di Smolov - Top&Flop di Russia-Portogallo
I TOP
Il magnetismo secondo Dzyuba - Partita esagerata per l'attaccante dello Zenit San Pietroburgo, vero e proprio magnete offensivo della Nazionale russa. Ogni pallone che transita in zona d'attacco è di suo dominio, sin dapprincipio quando prima scalda le mani a Rui Patricio e successivamente decide di spaccare la traversa. Il gol-partita ha la sua genesi - neanche a dirlo - dal suo piede destro, con il quale è riuscito ad ammortizzare il cross di Denisov per l'accorrente Shirokov.
Gli inserimenti a fari spenti del capitano - Quello schema, palla dentro-palla fuori in duetto con Dzyuba, ha ormai impresso sopra il copyright, ma quando esce senza difetti di fabbrica all'89' vale gioco, partita e incontro.
L'elasticità di Rui Patricio - Semplicemente l'ultimo baluardo lusitano. Non fa passare un ago fino all'89', dove deve cedere il passo ad un rigore in movimento di Shirokov. Evita un passivo più pesante ai suoi.
I FLOP -
La mano malandrina di Smolov - Non passa certo inosservato come i suoi ben più illustri predecessori quando mette la palla in fondo al sacco con un movimento goffissimo con il braccio. Maradona e Henry non gli hanno insegnato proprio niente.
La prestazione opaca di Nani - E' talmente indolente che verrebbe quasi da domandarsi se è in campo per onor di firma o per coercizione. Non ne azzecca una, lui che avrebbe dovuto guidare l'attacco e più in generale la sua Selezione priva di diversi nomi di grido.
L'impatto negativo sulla gara di Ruben Neves - Il centrocampista del Porto, al suo esordio assoluto con la Nazionale maggiore, dopo soli 7 minuti dal suo ingresso in campo pensa bene di stampare i suoi tacchetti sulla testa di Zhirkov che si stava avventurando in area. Risultato? Cartellino giallo e, per sua fortuna, solo fallo dal limite.