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Guffanti: "Niente false aspettative nei giovani calciatori"

di Luca Esposito
Riccardo Guffanti
Riccardo Guffanti
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Al torneo di calcio giovanile Viesse Sport Cup di Agropoli si è recato anche il dirigente sportivo, nonché osservatore dell'Udinese Calcio, Riccardo Guffanti, il quale ha partecipato anche al convegno sui settori giovanili che era già programmato da tempo presso la sala consiliare del comune cilentano. Per Guffanti è importante che le società non creino false aspettative nei calciatori in erba e nelle loro famiglie, e che i giovani vengano formati soprattutto nel proprio ambito territoriale. Parlando con TuttoLegaPro.com, il dirigente ha fatto anche un panoramica su questo finale di campionato in Lega Pro, un campionato che si preannuncia entusiasmante.
"Ho partecipato venerdì sera a un convegno sul calcio giovanile presso il comune di Agropoli, e ringrazio gli organizzatori per aver pensato bene di invitare anche l'Udinese su questo tema. Devo ringraziare il mio responsabile Andrea Carnevale per avermi permesso di tornare a vedere i giovani giocare, e di poter discutere di calcio giovanile. Credo che questo sia un argomento di cui oggi si debba discutere molto approfonditamente".

Nell'intervista che ha rilasciato a TuttoMercatoWeb.com, Antonio Imborgia esalta proprio l'Udinese come una delle società che sappiano fare meglio scouting.
"Io lo ringrazio per questo apprezzamento, ma tante volte qualcuno pensa che l'Udinese non dia delle attenzioni ai giovani. Comunque noi dedichiamo delle attenzioni ai giovani che giocano all'estero, ma siamo molto attenti anche al calcio giovanile: da qualche tempo è nato un progetto chiamato Academy Udinese, che si rivolge soprattutto a una serie di rapporti di formazione con le società dilettantistiche e giovanili sul territorio nazionale. A capo di questa struttura c'è Massimiliano Ferrigno, potrei citare anche Paolo Poggi, ma ricordo anche Stefano Fiore che ricopre il ruolo di capo scouting di questa struttura. Soprattutto, faccio riferimento al discorso di formazione perché credo siano importantissimi i rapporti con altre società, e far crescere nel proprio territorio i giovani senza quegli escamotage che mirino a raggirare le norme federali. Sto estremizzando il concetto anche per avviare discussioni serie di queste cose: si sono portate famiglie fuori zona per prendere i giovanissimi calciatori, e spesso sono state delle false aspettative per i bambini".

Pensa che la Salernitana sia meritatamente in testa al girone C della Lega Pro?
"Sì, è un grande merito, soprattutto in un campionato difficile come questo: la Salernitana ha fatto testa a testa con il Benevento, e non dobbiamo dimenticare la grandissima stagione del Benevento. In questo girone la Salernitana non ha mai mollato, nella parte finale ha messo il piede sull'acceleratore, e questo è un merito dell'allenatore e della squadra, ma anche della società che ha saputo operare benissimo sul mercato. Anche io nel mio editoriale ho sempre richiamato l'attenzione, e per fortuna della Salernitana non c'è stata quell'attenzione da parte del Benevento".

Il Benevento ha esonerato Brini dopo l'ultima partita.
"Dispiace per l'allenatore, esonerato a tre giornate dalla fine. Comunque capisco anche un presidente: se la squadra a Matera avesse vinto, avrebbe probabilmente messo ulteriore pressione alla Salernitana e allora il discorso non sarebbe stato totalmente chiuso. Credo che invece oggi come oggi la Salernitana possa solo perdere questo campionato".

Avrebbe preso due tecnici che non avevano mai allenato in Lega Pro? Mi riferisco al duo tecnico Landaida-Cinelli.
"Credo che il presidente Vigorito abbia agito d'istinto. Da dirigente dico questo, ma a tre giornate dalla fine secondo me Vigorito ha fatto questo per attribuire grandi responsabilità a tutta la squadra, togliendo alibi ai giocatori. Se il Benevento prolungasse la stagione ai play-off, la squadra avrebbe una responsabilità perché la società ha investito tanto. Matematicamente potrebbe ancora recuperare e vincere il campionato, ma la vedo difficile adesso".

A proposito dei play-off, gli spareggi saranno spareggi intergirone. Cosa ne pensa?
"In questo momento sarebbe eliminata la quarta del girone B, da quello che vedo, e accederebbero Novara e Matera, ma nel girone C ha molte pressioni su di sé il Matera che è tallonato da Casertana e Lecce. Le tre seconde andrebbero a incontrare le quarte di altri gironi o la peggiore terza, quindi si giocherà tutto alle ultime giornate".

Se il Lecce non dovesse fare nemmeno i play-off sarebbe da considerare una stagione fallimentare per la squadra giallorossa?
"Sicuramente sì, non a caso c'è stata l'amarezza espressa qualche mese fa dalla famiglia Tesoro, che ha investito molto per il Lecce, ma il danaro è una risorsa importante e va utilizzato bene. Ricordo sempre una cosa ai dirigenti che sono impegnati nel mondo del calcio, di saper scegliere le persone giuste e competenti, e saper organizzare bene la struttura, senza pensare di accontentare piazze con dei nomi che spesso e volentieri non hanno competenza".

Pensa che il girone B della Lega Pro sia quello più facile dei tre?
"Tra Teramo e Ascoli è ancora aperta la lotta per il primo posto. L'Ascoli è rimasto quasi sempre in testa, ma il Teramo è uscito fuori alla distanza e ha saputo superare l'Ascoli nel suo momento più negativo".

Chi sarà promosso insieme alla Salernitana in Serie B?
"Penso che il Bassano abbia possibilità di riuscirci direttamente. Entro fine mese, comunque, ci sarà la decisione finale sul Novara, che è stato penalizzato; e poi vedo in questo momento il Teramo favorito per la promozione diretta, come pure la Salernitana. Inoltre, ai play-off quella che avrà più possibilità di prevalere su tutte potrebbe essere il Benevento. Ma secondo me c'è una squadra, se vogliamo definirla così, che è quella delle penalizzazioni, che oggi avrebbe 64 punti totali e... parteciperebbe ai play-off. Speriamo che si sia fermata, da uomini di calcio ci auguriamo tutti che i verdetti maturino per quelli che sono i risultati del campo".

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