Gotze come Ibra. Il "mal di Guardiola" può sancire l'addio. Juve alla finestra
Le parole polemiche di Mario Gotze, indirizzate a Pep Guardiola dopo il bel gol segnato al Milan nell'Audi Cup fanno riflettere sul futuro del talento del Bayern. "Gli ultimi due anni al Bayern non sono stati così semplici. Vedremo cosa succederà. Si vedrà se Pep parlerà più spesso con me". Un disagio vero e proprio palesato, che potrebbe aprire scenari di mercato importanti in queste ultime tre settimane.
Acquistato per 37 milioni di euro, il talento classe 1992 nonostante un buon rendimento non ha avuto la considerazione che si aspettava da Guardiola. Solo un mese fa il suo procuratore disse: "Mario è rimasto fuori in partite importanti come le semifinali di Champions, eppure ha dimostrato quanto possa essere decisivo quando la posta è alta". Del resto solo un anno fa il giovane Mario regalava alla sua Germania il quarto mondiale segnando la rete decisiva nella finale contro l'Argentina.
"Non sente la fiducia, Guardiola l'ha distrutto" sono state le parole di Volker Struth. Gotze ha covato rabbia, fino alla frecciata di ieri.
Uno scenario che riporta a quello di cinque anni fa, quando Guardiola a Barcellona si ritrovò ad allenare Zlatan Ibrahimovic. Anche allora per arrivare al giocatore il club si svenò (sacrificando persino Samuel Eto'o). Una buona partenza, fino ai primi problemi tra tecnico e giocatore. Fino alle parole dello svedese, un giorno d'agosto: "Guardiola non mi parla da sei mesi, l'ha fatto solo due volte e non capisco perché. A Barcellona sto bene, ma ho dei problemi con il tecnico".
Morale della favola, nonostante l'enorme esborso economico il Barcellona si ritrovò costretto a "svendere" il suo giocatore al Milan proprio qualche giorno dopo.
La Juventus, perso praticamente Draxler, prenda nota delle parole di Gotze. Chissà che non siano proprio i bianconeri a poter approfittare di qualche saldo di fine stagione dovuto a un nuovo "mal di Guardiola".