Fiorentina: il parafulmine

Se sarà vincente o meno, la strategia in questione, lo capiremo soltanto a bocce ferme. Quindi tra nemmeno troppo tempo. Ma intanto Vincenzo Montella ha chiarito le sue posizioni espresse giovedì sera, ed è tornato a parlare di quanto accaduto in quella disgraziata serata. Non scuse, ma l'ennesima difesa del gruppo, dei risultati, del proprio lavoro, che a suo avviso tutto avrebbe meritato fuorchè di essere deriso.

Un'opinione che, forse, in tanti continueranno a non condividere, ma che il tecnico ha approfondito spiegando anche la necessità di spingere la propria squadra l'ultimo obiettivo possibile. Quasi a dire che, in questo momento, non ci sono ulteriori margini di manovra se non credere in questa squadra, si vuole centrare la qualificazione alla prossima Europa League. Una scelta, quest'ultima, che invece deve essere condivisa da tutti, per il bene di squadra e società.

Ed è allora sotto questo profilo che trova nuove conferme quella sensazione (più o meno diffusa) che rende comunque Montella probabilmente il miglior tecnico possibile per la Fiorentina. Per le idee, per il gioco, e per il progetto che lui per primo si augura di poter portare avanti, magari con una squadra più forte. E anche per quelle rassicurazioni su contatti con altri club (oltre al retroscena del rifiuto di un anno fa) sui quali non abbiamo motivo di dubitare.

Una partita già vissuta da queste parti, quella che vedrà Montella da una parte e i Della Valle dall'altra, che si aprirà quando tecnico e società si troveranno di fronte per programmare la prossima stagione (speriamo presto). Nel frattempo, tuttavia, proprio per non buttare via una stagione che di risultati importanti ne ha regalati, adesso serve uno scudo alla squadra, affinchè riesca a fare suo il quinto posto. Oggi Montella lo ha fatto con la massima sincerità, e anche sotto questo profilo dimostra di sapere comunque gestire situazioni non semplicissime.