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ESCLUSIVA TMW - Zamorano: "Sogno di allenare l'Inter"

di Giacomo Iacobellis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una Coppa Uefa (1998) e 41 gol in 149 partite nell'arco di cinque stagioni (dal 1996 al 2001), Ivan "Bam Bam" Zamorano con la maglia dell'Inter ha scritto pagine di storia. Adesso, tornato nella sua Santiago, è alla ricerca di nuove sfide professionali dopo aver terminato il corso per allenatore. Tuttomercatoweb.com lo ha raggiunto in Cile per intervistarlo in esclusiva.

Zamorano, partiamo dal suo presente...
"Sono tornato a vivere a Santiago, ho appena terminato il corso per allenare e sono alla ricerca di nuove avventure. La mia passione per il calcio non si è certo esaurita: seguo in particolare la Serie A e la Liga, campionati dove ho avuto il piacere di giocare, ma anche tutto il fútbol a livello generale".

E il suo futuro?
"Ancora non è il momento, ma un domani mi piacerebbe tanto tornare in Italia. L'Inter è la mia seconda casa e a Milano ho lasciato il cuore. Ancora oggi mi arrivano grandi dimostrazioni di affetto dal mondo nerazzurro. Zanetti e Moratti sono due amici carissimi e torno a trovarli ogni volta che posso. Posso affermare di non essere mai andato via dall'Inter".

La rivoluzione targata Mancini-Thohir sta portando i frutti sperati: Inter prima in classifica, anche se c'è chi pensa che la squadra non giochi abbastanza bene...
"Nel calcio, specialmente in quello italiano, conta prima di tutto la vittoria. Non è facile imporsi con continuità in Serie A. L'Inter è cambiata tanto rispetto a un anno fa, serve tempo. Mancini sta facendo delle cose straordinarie e i risultati gli stanno dando ragione. Ha inculcato nei suoi giocatori una filosofia vincente e questo porterà lontano i nerazzurri quest'anno, ne sono convinto e faccio il tifo per loro. L'Inter sta tornando quella di un tempo".

L'ottimo avvio di stagione dell'Inter è merito anche del Pitbull Medel, suo connazionale: quanto può dare un giocatore del genere ai nerazzurri secondo lei?
"Medel è uno che dà l'anima in campo. Cuore e spirito di sacrificio lo rendono un guerriero in campo. Farebbe comodo a qualsiasi squadra perché è il classico calciatore che si fa apprezzare da compagni, allenatore e tifosi. C'è anche un altro elemento della rosa dell'Inter che mi sta piacendo molto..."

Prego.
"Felipe Melo. Il brasiliano si è adattato subito e grazie al suo arrivo la rosa di Mancini è cresciuta in carisma e personalità. Servono anche uomini tenaci come lui per vincere titoli".

Parlando di altri calciatori cileni, nella Fiorentina seconda in classifica gioca Matías Fernández.
"Bel giocatore. Non è stato facile per lui ambientarsi in Serie A, ci ha messo più del previsto, ma in questa stagione potrà essere determinante. Il nuovo allenatore Paulo Sousa infatti gli sta dando quel plus che mancava. Anche se per ora gioca meno, sono sicuro che dal tecnico lusitano Mati apprenderà molto aiutando la Fiorentina a cercare di raggiungere gli ambiziosi traguardi per i quali sta lottando".

Pinilla e Carmona invece fanno le fortune dell'Atalanta.
"Pinilla lo conosco da quando aveva 17 anni. All'inizio della sua carriera sembrava proprio lui il nuovo Zamorano. Ha girato tante squadre, ma a Bergamo lo vedo felice. Ha personalità ed esperienza, oltre ad essere capace di estrarre dal cilindro magico il coniglio che ti fa vincere le partite. Anche Carmona è un calciatore che mi convince. E' un centrocampista dal rendimento costante, dà equilibrio all'Atalanta e non mi meraviglia che tante squadre siano interessate a lui. Forse può essere arrivato il momento di tentare il salto in una grande".

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