ESCLUSIVA TMW - Beneforti: "Se salta Rossi, c'è Donadoni. No di Guidolin"
Sarà un giorno decisivo per il Bologna e per Delio Rossi. Domani contro il Carpi, per salvare la sua panchina, al tecnico rossoblù servirà solo un successo. L'appuntamento non può più essere rimandato. Ne abbiamo parlato con Claudio Beneforti de Il Corriere di Bologna, da sempre profondo conoscitore delle vicende della squadra emiliana. "Occorre subito dire che Rossi non avrebbe dovuto sedersi in panchina a Modena poichè nella settimana precedente alla gara col Palermo la società aveva avuto la disponibilità di Guidolin. Dopo Bologna-Palermo però il tecnico veneto - spiega Beneforti a Tuttomercatoweb.com - ha fatto sapere che non se la sentiva. Ciò nonostante, a Modena ci sarà un Rossi comunque carico e voglioso di vincere, così come tutto il Bologna. La squadra giocherà per se stessa e per la classifica, perché perdere col Carpi sarebbe un guaio serio. Con un ko o un pari Rossi salterebbe. Pure di fronte ad una vittoria, anche per ciò che successo nella settimana scorsa, il buonsenso porterebbe ugualmente ad un esonero. Ma se il Bologna non ha mandato via dopo sette ko perchè dovrebbe farlo dopo una vittoria? Certo, sarebbe un rinvio. A Rossi non serve solo una vittoria ma un ciclo di successi. Alla prima burrasca del resto tutto tornerebbe in discussione".
La candidatura ad oggi più forte per sostituire Rossi?
"Il nostro giornale due giorni fa aveva parlato di un derby tra due ex ct, Prandelli e Donadoni. Ieri abbiamo scritto che il Bologna punta forte su Donadoni, è lui il candidato numero uno. Tornando a Rossi, sarebbe stato consigliabile mandarlo via dopo il ripensamento di Guidolin, ma il club non ha voluto fare le cose in fretta anche a costo di beccarsi inevitabili critiche. La società ha voluto rifletterci e dare un'altra chance a Rossi, pur continuando a lavorare a fari spenti sull'allenatore, così come aveva fatto con Guidolin".