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Enzo Bucchioni:"Joaquin e gli altri, un mercato da fare fino all'ultimo minuto del 31"

di Redazione TMW
Fonte: Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca 2014

Joaquin può mettersi l'anima in pace, resterà a Firenze fino alla fine dell'anno prossimo come c'è scritto sul suo contratto. La Fiorentina non ha nessuna intenzione di mollare di un centimetro dalla sua posizione per altro ribadita ieri anche dal presidente Cognigni piombato in città per incontrare l'allenatore Sousa, dirimere definitivamente la questione relativa all'attaccante spagnolo, e dare la sua personale benedizione alla squadra femminile in partenza per il ritiro pre-campionato.

Joaquin, dunque. Nessuno è disposto a farsi impietosire dalle richieste e dalle motivazioni del giocatore che vorrebbe tornare al Betis Siviglia dove ha cominciato, per chiudere la carriera e poi proseguire quella di dirigente. Motivazioni per certi versi comprensibili, ma tardive nella forma e ardite nella sostanza.

La richiesta se fosse arrivata a fine campionato avrebbe potuto anche essere presa in considerazione, oggi invece non c'è il minimo spazio. A dieci giorni dalla fine del mercato per la Fiorentina con c'è la possibilità materiale di trovare un altro esterno con le sue caratteristiche e siccome su Joaquin punta molto anche Sousa, resterà a Firenze blindatissimo. Inutile insistere, insomma.

La posizione dura è quella della società e anche della famiglia Della Valle e per ribadirla si è mosso il presidente in persona.

Non preoccupa neppure la possibile insoddisfazione del giocatore per questo muro contro muro, si tratta in fondo di un tentativo del Betis non riuscito, niente più. Il club di Siviglia sa benissimo come stanno le cose e pure Joaquin, le pretese sono inaccettabili e quando lo spagnolo sarà costretto a rispettare il contratto lo farà come sempre, da grande professionista quale è. Fra l'altro a Firenze ha l'amore della tifoseria più volte dimostrato.

Ricordiamo, fra l'altro, che la Fiorentina ha un'opzione anche per la stagione 2016-2017 , in teoria Joaquin potrebbe restare altri due anni, ma questo non succederà, al massimo tornerà a Siviglia con un anno di ritardo e tutti vivranno felici e contenti.

Insomma, la classica tempesta calcistica in un bicchier d'acqua, roba normale in tempi di mercato. Diciamo che il Betis e Joaquin ci hanno provato ed è andata male.

Per il resto tutto sta filando liscio in vista dell'esordio in campionato e ieri a questo proposito c'è stato un vertice con pranzo nel centro sportivo fra Cognigni, Rogg e Sousa senza Pradè colpito da un attacco febbrile.

Sousa ha ribadito la sua soddisfazione per Kalinic, ma anche per la posizione decisa della società in questa vicenda Joaquin, un giocatore che regala imprevedibilità e fantasia, quindi preziosissimo per il tecnico. Anche se all'ultimo tuffo di mercato dovesse arrivare Borini ammesso che il Liverpool abbassi le pretese, il giocatore italiano è sempre un esterno d'attacco, ma ha altre caratteristiche rispetto allo spagnolo. Insomma, Sousa ragiona con Joaquin in formazione e probabilmente domenica partirà titolare contro il Milan proprio per fargli ulteriormente capire quanto tutti tengano a lui.

A proposito di formazione, Sousa sta ancora lavorando e sicuramente non ha deciso, ma non vediamo un dualismo Babacar-Kalinic. Giocherà quasi sicuramente Babacar che anche se non ha fatto un grande precampionato, ha bisogno di essere supportato per farlo entrare in forma al più presto. Il suo fisico possente ha bisogno di lavorare più degli altri e presto troverà una condizione ottimale. Su Babacar la Fiorentina e l'allenatore hanno investito, è parte fondamentale negli schemi di gioco, mentre Kalinic è appena arrivato, deve integrarsi meglio con i compagni e nel gioco viola, e anche se ha già dimostrato le qualità in futuro potrà diventare una validissima alternativa, uno stimolo per Babacar e un'arma tattica in più per le sue caratteristiche tecniche. Per il resto si va verso il classico 4-2-3-1 di Sousa con Suarez e Borja Valero centrali, Mati dietro Babacar, Ilicic e Joaquin sugli esterni con Bernardeschi prima alternativa. In difesa da destra Tomovic (più bloccato), Gonzalo e Astori centrali, a sinistra Alonso con licenza di attaccare di più.

Nel vertice di ieri si è parlato anche di mercato. La linea operativa della Fiorentina è ormai chiarissima, si punta a scoprire i giovani sul modello Udinese, per capirci. L'arrivo di Angeloni che ha grandi agganci in sud America serve anche per questo. Il primo nome segnalato è quello di Jaime Baez, venti anni, uruguagio, prima punta, ma di grande movimento, descritto come caratterialmente molto forte, già pronto, passaporto comunitario e dal prezzo relativamente basso: due milioni. Manca solo la firma, ma il giocatore è in partenza per Firenze. Sarà aggregato alla prima squadra con la speranza che maturi in fretta e possa costituire presto una risorsa, le qualità tecniche ci sono.

Altri colpi del genere sono in arrivo, la linea è tracciata e l'operazione di scouting ad ampio raggio è partita. Non potendo comprare giocatori da 30 milioni, la Fiorentina prova a costruirseli da sola. In questa ottica si cerca di chiudere anche con il difensore Rose del Lione, 24 anni, ma con margini di grande miglioramento e un cartellino che costa attorno ai 4 milioni. E non è finita. La Fiorentina è alla finestra contando che dal mercato possano arrivare suggerimenti last minute di grande interesse e di valore sui quali la società viola è pronta a buttarsi. Con le rose a 25 per il nuovo regolamento, in tanti saranno costretti a vendere a in alcuni casi a svendere. La Fiorentina è pronta.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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