Coppa d'Africa, pareggio inutile sotto la pioggia: Capo Verde e Zambia out
Alla fine ha vinto la pioggia, mentre Capo Verde e Zambia terminano qui la loro avventura in Coppa d'Africa dopo novanta, inutili, minuti di battaglia. Anche l'altra sfida fra Tunisia e Repubblica Democratica del Congo è terminata sul punteggio di parità ma, in virtù del maggior numero di gol segnati, saranno i Leopardi e non i capoverdiani a staccare il pass per i quarti di finale. Ironia della sorte, nel primo turno ad eliminazione diretta ci sarà proprio l'imperdibile derby fra Congo e RD del Congo, mentre la Tunisia incrocerà la Guinea Equatoriale.
Tornando alla gara disputata all'Estadio Manuel Enguru, le condizioni meteo avverse hanno fortemente limitato il gioco di entrambe le squadre, in particolare nei primi venticinque minuti del secondo quando sulla città di Ebebiyin si è scatenato un violentissimo acquazzone che, di fatto, ha inibito completamente qualsiasi tentativo di costruzione delle manovre di gioco. Il tutto dopo una prima frazione molto bloccata, nella quale Capo Verde non è riuscita a concretizzare la clamorosa palla gol avuta con Toni Varela al 44': il centrocampista del Levadiakos, lasciato colpevolmente libero a due passi da Mweene, ha clamorosamente mancato la porta con un colpo di testa sull'assist di Rodrigues. Fino ad allora lo Zambia aveva costruito ben poco, eccezion fatta per qualche raro guizzo di Kalaba.
Dopo quella sorta di diluvio universale, le due squadre hanno timidamente ripreso coraggio, gli spalti si sono ripopolati di tifosi ma i minuti disponibili prima del novantesimo diminuivano velocemente.
C'era bisogno del classico singolo episodio per decidere il match; lo Zambia ne ha avuti addirittura due, piuttosto clamorosi, ma non è riuscito a trasformarli in gol. Al minuto 78 Kangwa ha ricevuto un perfetto cross dalla destra di Lungu ma, a tre metri dalla porta difesa da Dias, ha malamente svirgolato la conclusione a botta sicura. Quindici giri di lancetta più tardi, a tempo abbondantemente scaduto, Mulenga ha rischiato di ergersi ad eroe nazionale ma ha clamorosamente fallito la conclusione vincente, a porta praticamente sguarnita, sulla ribattuta corta di Lima.
Alcuni giocatori, dopo il fischio finale, sono scoppiati in lacrime. Uno su tutti il numero 10 capoverdiano Heldon Ramos, consolato inutilmente dai compagni di squadra. Le due compagini tornano quindi a casa con la consapevolezza che avrebbero potuto fare più strada in questa competizione e, chissà, probabilmente con delle condizioni meteo differenti avrebbero dato vita ad una gara completamente diversa.