...con Mutti
Manolo Gabbiadini e il caso rientrato. "Quella del procuratore è stata un'uscita un po' così, forzata. Ma non credo abbia voluto mettere in difficoltà il giocatore davanti all'allenatore. Per me Gabbiadini ha grande considerazione, sarà una pedina fondamentale per il progetto Napoli. Poi a volte gli agenti fanno delle forzature per attirare l'attenzione sui propri assistiti", dice a TuttoMercatoWeb Bortolo Mutti, che ha lanciato Gabbiadini ai tempi dell'Atalanta.
Ieri ha giocato titolare. Da Gabbiadini, quest'anno, ci si aspetta tanto.
"Chiaro, le attese sono abbastanza note. Ma non bisogna caricarlo di troppe responsabilità. Ha grandi potenzialità, ma non creiamo situazioni di attesa esagerate".
La serie A che verrà: come la vede?
"Le milanesi si sono avvicinate nettamente al podio, rientrano a pieno titolo nella pole position insieme alla Roma e - ovviamente - alla Juventus. Non trascurerei però, ad esempio, la Fiorentina: una squadra un po' imprevedibile, proprio come la Lazio, che ha risorse tecniche importante. Sarà una serie A meno noiosa rispetto all'anno scorso".
Alla Samp intanto Zenga traballa.
"Destabilizzare un progetto appena messo in cantiere non è il massimo. Perché buttare tutto per una qualificazione? A Zenga va dato tempo di lavorare e costruire il suo percorso. La Sampdoria ha giocatori importanti, può ancora succedere di tutto. Diamo tempo a Zenga di lavorare e portare avanti i suoi modi. Ormai l'eliminazione c'è stata, è giusto guardare avanti".
E lei, pronto a ripartire?
"Prontissimo. Aspetto l'occasione. Dopo un anno di inattività vorrei ripartire, è un po' la volontà di tutti noi allenatori senza panchina".