...con Milanese
"Sembrava ci fosse una grande partenza della Roma, mentre la Juve era partita piano anche per le tante assenze che ha avuto". Così a TuttoMercatoWeb Mauro Milanese traccia un bilancio della prima parte della Serie A. "Si sono alternate Fiorentina, Napoli e Inter. Alla fine credo che la Juve sarà una seria pretendente alla vittoria del campionato".
Scudetto: su chi punta?
"La Juve fa sempre paura. Per i primi tre posti vedo Napoli, Inter e Juventus al di là di chi vincerà il campionato. Mi aspettavo che Inter e Milan avessero un vantaggio rispetto ad altre squadre che hanno le coppe, ma questo sarà più importante nella seconda parte".
Che mercato si aspetta a gennaio?
"L'Inter ha fatto quasi una rivoluzione in estate, cambierà poco. Il Napoli ha promesso due colpi, ognuno cercherà di migliorarsi nelle proprie cose. Anche la Fiorentina cercherà di rinforzarsi. Qualcuno arriverà necessariamente quarto o quinto, si passerà dal sogno scudetto alla mancata qualificazione in Champions. Per chi non arriverà terzo sarà un brutto colpo".
La Samp punta su Ricky Alvarez.
"Una sorpresa. È un calciatore con grandi colpi, un po' discontinuo ma con tanta qualità. Torna con più esperienza di prima, sperando che i malanni siano passati. E poi, conosce il campionato"
Il colpo di gennaio?
"Lo farà il Napoli. Ma gennaio è un mercato complicato e quindi possono investire solo i club che hanno grosse disponibilità. L'80-90% della squadra però, si fa in estate".
E lei direttore?
"Sono in attesa. Spero che il prossimo anno si sviluppi qualcosa per cominciare la prossima stagione. Ho avuto qualche richiesta, ma non l'ho ritenuta all'altezza: però niente nomi, è brutto. In Italia ogni programma, a parte in Serie A, è a rischio. Mi piacerebbe cominciare dall'inizio, nessuna preclusione tra Italia ed estero. Mi piace l'Inghilterra. Però già è difficile trovare lavoro, figuriamoci se bisogna mettersi a scegliere. Purché ci sia un bel progetto, solido, voglio ripartire. Poi che ci siano i soldi o no non è importante, bisogna anche essere aziendalista".