...con Lucchesi
Una campagna acquisti di spessore, un tridente offensivo composto da Lupoli, Cani e Lores Varela che promette spettacolo. Una squadra con la Lega Pro, nomi alla mano, c'entra davvero poco. Pensa e sogna in grande il Pisa di Gennaro Gattuso con i tre tenori lì davanti e un mercato importante in ogni reparto. "Abbiamo iniziato bene, era difficile fare meglio. Siamo partiti con un ritardo unico: entrati il 15 agosto, anziché andare al mare abbiamo comprato una squadra di calcio", ricorda a TuttoMercatoWeb il deus ex machina del Pisa, Fabrizio Lucchesi.
Però le sensazioni sono positive.
"Il primo allenamento Gattuso lo ha svolto il 19 agosto, è come se la squadra tornasse ora dal ritiro. Lo stato di forma non è dei migliori, ci sono state delle difficoltà e non siamo a regime. Ma grazie al lavoro del tecnico e alla disponibilità dei ragazzi, ciò che è stato fatto deve renderci felici".
Puntate dritti alla B, o no?
"Vorremmo essere protagonisti, non vuol dire vincere ma fare una squadra che realisticamente ambisca a disputare un campionato di vertice. Vogliamo fare bella figura e siamo ambiziosi, ma stiamo regalando un mese e mezzo di lavoro a tutti".
Una crescita costante nel tempo: l'obiettivo del Pisa?
"Il tifo è caldo, la piazza è importante, le ambizioni future sono altrettanto importanti. Siamo una squadra giovane, sono contento che il mix tra giovani e meno giovani, esperti o giocatori che devono ritrovarsi, stia venendo fuori"
Direttore, ma come ha fatto a convincere Lupoli, Lores e Cani ad accettare la Lega Pro?
"Con il progetto. Perché abbiamo un progetto interessante, un allenatore unico e giustamente ci ho messo anche un pizzico di mestiere".
Fino all'ultimo giorno volevate Torromino dal Crotone. Cosa è successo?
"Il Crotone ha tirato la corda, Torromino è un giocatore interessante. La società calabrese non sapeva però che stavamo portando avanti trattative per altri giocatori".
Cioè?
"Il primo obiettivo era Lores Varela, lo portavamo avanti da alcuni giorni, poi Torromino e anche un altro che però non mi sembra corretto citare. Ma bene così, abbiamo preso il nostro primo obiettivo".
E Boninsegna, pronto ad entrare nel Pisa?
"È un amico. Prima o poi bisognerà sviluppare una collaborazione, dobbiamo capire in che modo. Non so se i tempi siano pronti, ma l'idea di fare qualcosa insieme c'è. Ci sto pensando".
E lei, come dobbiamo chiamarla? Presidente o direttore?
"Ci sarà un presidente. Io rimarrò comunque il titolare delle responsabilità economiche, finanziarie e sportive. Ma presto la società si strutturerà. Ho dovuto prendere le qualifiche per operare contro il tempo. Abbiamo fatto ventiquattro operazioni".