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...con Calaiò

di Alessio Alaimo
"Spezia tosto e forte contro tutti. La A un sogno, io qui con grandi aspettative. Catania, nessun rimpianto. Napoli, avrei voluto qualche chance in serie A. E ora occhio al Perugia..."
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

"Sappiamo di poter essere un avversario forte, tosto per tutti. E lavoriamo giorno dopo giorno per migliorare". Non si nasconde Emanuele Calaiò, uno dei colpi di mercato dello Spezia 2015/2016. L'Arciere ha voglia di gol, al servizio della sua nuova squadra. E parla a TuttoMercatoWeb.

Che squadra sarà, lo Spezia?
"Siamo ancora in rodaggio, è presto per dare giudizi. Sia per quanto riguarda noi, che le altre squadre. Noi stiamo facendo il nostro, ci stiamo allenando sempre al cento per cento per ottenere il massimo. Sono un po' indietro, ma a Salerno ho giocato una buona partita e sono contento che la squadra abbia vinto in un campo non facile".

Lei si candida a diventare uno dei leader del nuovo Spezia. Obiettivo serie A?
"Sarebbe un sogno. In B tutto più succedere, per vincere devi stare sempre bene. Questo è un campionato equilibrato, tosto. Sono venuto allo Spezia con grandi aspettative, porto la mia esperienza al servizio della squadra per dare una mano al mister e ai miei compagni. Già la base dell'anno scorso era forte, la squadra è arrivata ai playoff. Quest'anno siamo arrivati io e Terzi, giocatori d'esperienza che conosciamo la categoria".

A quanti gol vuole arrivare quest'anno?
"Non voglio fare promesse, a me basta vincere. Preferisco fare meno gol e ottenere più vittorie. Guardate l'anno scorso, a Catania è andata bene dal punto di vista personale ma abbiamo vacillato tra i playoff e i playout".

Poi dietro la scrivania c'è un maestro d'eccezione: oggi ds dello Spezia, un tempo attaccante di razza. Igor Budan.
"Un aiuto se non ce lo dà lui, non può darcelo nessun altro (sorride, ndr). Conosce la categoria, ha un rapporto eccezionale con il mister e quando c'è coesione tra ds e allenatore si parte con il piede giusto".

Pentito di essere andato al Catania?
"No, perché il Catania all'inizio dell'anno voleva vincere. C'era un progetto importante, la società era ambiziosa, il centro sportivo non ce l'hanno neanche in serie A, ma nel calcio purtroppo succedono anche queste cose. E ho ringraziato tutti, perché mi sono trovato benissimo. Spero di dare il massimo anche allo Spezia".

In carriera ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato?
"Non ci penso. I sé e i ma se li porta via il vento. Tante volte ho pensato «se al posto di andare al Napoli in C1 fossi andato in serie A che carriera avrei fatto?», ma non mi pento delle scelte che ho fatto. Ho più di quattrocento partite tra i professionisti, voglio raggiungere centocinquanta gol in carriera. Sperando che i gol servano allo Spezia per ottenere quanti più risultati possibili. Forse l'unico rammarico è che se avessi avuto un'opportunità in più a Napoli in serie A dopo aver vinto due campionati sarebbe stato diverso. Ma ogni allenatore fa le sue scelte ed è andata così. Ma nessun rimpianto, rifarei tutte le scelte".

Che serie B vede quest'anno?
"Il Cagliari ha la rosa più attrezzata, farà un campionato a parte. Poi ce la giochiamo tutti. Ci siamo noi, poi il Cesena, il Livorno, il Bari, il Pescara, il Vicenza di Marino. Tutte squadre toste. E non dimentichiamoci della Salernitana".

Stasera affrontate il Perugia.
"È una squadra da temere. L'anno scorso ha raggiunto i playoff, proverà a raggiungerli di nuovo. Partite facili non ce ne sono. Ma il mister sa come preparare la partita e in casa nostra dobbiamo cercare di fare bella figura. La gente aspetta la prima vittoria in casa, cercheremo di non deluderla".

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