...con Bergodi
"Dopo che non è andata in porto la situazione con la Virtus Entella ho pensato che in Italia non avrebbe cambiato più nessuno. Alla fine hanno cambiato solo le squadre in difficoltà e così, eccomi al Rapid Bucarest, con tanta voglia di far bene". Così a TuttoMercatoWeb Cristiano Bergodi, allenatore del Rapid, in Romania.
Eppure le proposte non le mancavano: poteva andare anche al Trapani.
"Si, è vero. Ma quando si scelgono gli allenatori ci sono due-tre varianti. Alla fine a decidere sono le società. Con il Trapani c'era stato un pour parler. Mi ha chiamato il Rapid e ho deciso di accettare, mi piace l'ambiente, sono stato chiamato visto il momento di difficoltà. Se ci salviamo è un miracolo, sembra però che sia tornato l'entusiasmo. Vediamo. Ho cominciato bene e spero di finire meglio. Retrocedono sei squadre, noi abbiamo accorciato un po' lo svantaggio e speriamo di far bene. Sono andato perché mi andava di allenare".
E il prossimo anno? Magari torna in Italia...
"Vediamo. Nel calcio non ci sono solo Italia e Romania. Spero di avere maggiore fortuna il prossimo anno, magari in Italia".
Secondo posto: chi vede favorito?
"Credo che in questo momento per come ha giocato la Lazio possa fare bene e penso sia favorita per la seconda posizione. Il derby sicuramente sarà importante".
Il giocatore di punta della sua squadra?
"Qui ho Sapunaru che non è giovanissimo ma è un giocatore bravo è importante. Potrebbe essere un buon prospetto su cui lavorare in Italia. Ha dato una mano al Rapid nel girone di ritorno, è bravo, la carriera parla per lui".