Cinque anni per dirsi addio, Ranocchia in bilico tra Italia ed estero
Dieci presenze per 208' complessivi in campo. Una miseria per chi, fino a pochi mesi fa, portava la fascia di capitano sul braccio. Quella lasciata in dote da Javier Zanetti e affidatagli da Walter Mazzarri, prima che l'esonero dell'ex Napoli e il conseguente arrivo di Roberto Mancini cambiassero letteralmente il reparto difensivo dell'Inter. Le trentatré presenze della passata stagione sono ormai un lontano ricordo, che Andrea Ranocchia dovrà necessariamente riportare all'attualità per tornare protagonista anche in chiave Euro 2016. Il difensore ex Bari e Genoa, arrivato ad Appiano nel gennaio 2011, lascerà dunque la compagine nerazzurra nel giro dei prossimi due mesi.
Una scelta obbligata, per non perdere altro tempo ed evitare di collezionare scampoli di partita seppure con una squadra candidata alla vittoria finale in Serie A. Cinque anni per dirsi addio, nonostante la fedeltà di Ranocchia ai colori nerazzurri quando Antonio Conte pensava a lui per completare il pacchetto arretrato della sua Juventus. Un mancato trasferimento costato carissimo al difensore nerazzurro, il quale può vantare una folta schiera di pretendenti che vorranno aggiudicarsi il suo cartellino.
Milan, Sporting Lisbona, Monaco, Siviglia e Lazio. Questi i club ai quali Ranocchia è stato accostato nelle ultime settimane. Italia o estero nel suo futuro tutto da scrivere. Un passo indietro, magari, per farne due in avanti. Con la Nazionale sullo sfondo. Senza dimenticare l'interesse della Roma, a caccia di un elemento per provare a cambiare registro per quanto riguarda la fin qui perforabile retroguardia di Rudi Garcia. Il divorzio congiunto tra Ranocchia e l'Inter, dunque, è ormai imminente.