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Casertana, l'ex DS Accardi: "Per il mio futuro attendo il progetto giusto"

di Luca Esposito
Guglielmo Accardi
Guglielmo Accardi
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Guglielmo Accardi ha svolto un buon lavoro per la Casertana, come testimoniano la promozione dalla D alla Seconda Divisione (avvenuta tramite ripescaggio) e la promozione dalla Seconda Divisione a quella unica, senza contare che nella Lega Pro unica sono stati sfiorati i play-off. Una dozzina di giorni dopo la separazione dal club rossoblù, Accardi è in attesa di un'occasione, per meglio dire di una nuova sfida. Intervistato da TuttoLegaPro.com, il dirigente si è soffermato anche sulle recenti dimissioni di Giovanni Lombardi da presidente della Casertana, dicendo che a suo parere esse sono figlie di una scelta ponderata e motivata.
"Dopo tre anni con la Casertana e quattro anni con Giovanni Lombardi (perché io in questo caso conto anche la stagione col Savoia in Eccellenza), con molte promozioni ottenute, credo fosse giusto provare a fare altro. Comunque devo ringraziare Lombardi per avermi sempre concesso la possibilità di lavorare con lui, mostrandomi fiducia in questo periodo, ma adesso credo sia giusto tentare di fare nuove esperienze".

Comunque lei ha fatto l'uomo mercato anche con la Nocerina, non c'è solo l'esperienza col Savoia e quella con la Casertana: in tutte queste stagioni avete sempre indovinato le scelte fatte in estate, effettuando pochi interventi a gennaio successivo.
"Diciamo che a Caserta abbiamo avuto la fortuna di azzeccare sempre le scelte estive, tanto che nel mercato di riparazione siamo stati l'unica società probabilmente a non essere intervenuta in maniera significativa sulla rosa. Avevamo ben operato in precedenza. Ma direi che alla base di questo c'è anche una buona gestione del gruppo e delle risorse dal punto di vista tecnico".

Pensa che l'unico rimpianto sia quello di aver ceduto Caturano? Il giocatore ha segnato 18 gol col Melfi e poi è passato in Serie B al Bari.
"La questione Caturano si può spiegare così: a noi il valore di Caturano era noto, altrimenti non avremmo portato il giocatore a Caserta, probabilmente però aveva bisogno di un ambiente che gli desse più certezze e più sicurezze: veniva da due campionati non proprio positivissimi e per dimostrare tutte le sue potenzialità ha avuto bisogno di una piazza come Melfi che lo mettesse nelle condizioni di esprimersi con tranquillità. Piazze come Caserta probabilmente non potevano garantirgli tranquillità..."

Nel Savoia lei era stato in Eccellenza, vinceste un campionato, e ora è notizia di questi giorni che il calcio a Torre Annunziata potrebbe ripartire dall'Eccellenza.
"Sì, portammo giocatori come Gaetano Romano e Corsale, eravamo subentrati in corsa affiancando la dirigenza che c'era, e con qualche innesto importante avevamo portato a termine il campionato. Vedere il Savoia ripartire dall'Eccellenza è un peccato, perché Torre Annunziata è una piazza che in termini di numeri ha sempre risposto. Peccato che una piazza sportiva come questa non riesca ad avere una stabilità a livello societario, perché sarebbe una delle poche piazze che riuscirebbero, con l'aiuto del pubblico, a garantire un'autosostenibilità alla squadra".

Lombardi si è dimesso giovedì da presidente della Casertana, pensa sia sincero o provocatorio con questo gesto?
"Diciamo che oramai sono quindici giorni che non ho più contatti con Caserta e non conosco bene la questione dimissioni. A Lombardi ormai sono chiare le potenzialità che ha Caserta, come strutture e come bacino di utenza, quindi penso che queste sue dimissioni saranno il frutto di un'analisi pensata. Tutte le sue scelte sono sicuramente non dettate sull'onda del momento, ma sicuramente saprà lui quali sono i motivi, da imprenditore competente qual è".

Com'è mister Zavettieri?
"Posso dire che Lombardi lo conosce dal tempo in cui allenava le giovanili dell'Inter, e l'Inter scese in Campania per giocare le fasi finali, alloggiando proprio all'Holiday Inn. Zavettieri e Lombardi hanno mantenuto rapporti importanti, e se il presidente ritiene che possa essere lui l'allenatore giusto per la Casertana, ciò vuol dire che ha apprezzato non solo l'allenatore ma anche l'uomo".

Il suo futuro dove lo vede?
"Probabilmente il mio futuro sarà in qualche altro posto. Credo che il lavoro di questi anni possa costituire un buon biglietto da visita: spero che qualche situazione si materializzi. Intanto ho rifiutato di entrare a far parte dell'area scouting di una società di A e di due società di Serie D che però non avevano progetti importanti per vincere il campionato. Attualmente attendo una chiamata dalla Lega Pro, perché è su questo campionato che ho focalizzato la mia esperienza negli ultimi anni".

Ai tifosi della Casertana che cosa dice?
"Li ringrazio molto perché mi hanno chiamato numerosissimi e hanno espresso il proprio rammarico per quello che è accaduto. A loro va il mio ringraziamento, perché c'è stato sempre un rapporto di stima e reciproco rispetto, quindi rivolgo loro un augurio affinché ci sia una continuità dell'operato di questi ultimi anni".

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