Brignoli, la gavetta è finita. Il grande palco arriva da secondo
Arrivata la Serie A, la si tiene stretta. In realtà per Alberto Brignoli il massimo campionato è stato abbracciato lo scorso febbraio, quando di fatto è diventato un giocatore della Juventus, con i bianconeri che poi lo hanno riparcheggiato alla Ternana. Difficile, se non impossibile, pensare di avere spazio, con Buffon e Neto avanti nelle gerarchie. C'erano diverse possibilità di tornare in Cadetteria: un mese fa lo stesso estremo difensore aveva aperto alla possibilità di restare in rossoverde; poi si è fatto avanti il Cesena appena retrocesso, insieme a neo promosse come Carpi e Frosinone. Ma il tempo della gavetta è probabilmente finito per Brignoli, in Umbria dal 2012 e prima con Lumezzane e Montichiari.
Il grande calcio non lo si molla tanto facilmente, e Brignoli ha dimostrato di avere molto carattere. Anche troppo in alcune occasioni, come quando, il 6 maggio dell'anno scorso, il portiere fu fermato per sette giornate dopo una minaccia all'arbitro in occasione di una partita (persa) contro il Bari. Ma sono molte altre le qualità messe in mostra, del resto una chiamata dai campioni d'Italia non arriva per caso. Ma da protagonista a terzo portiere il passo è comunque grande, come probabilmente lo è quello per tornare in Serie B; così Brignoli ha trovato un giusto compromesso, accettando l'offerta della Sampdoria, dove sarà il secondo di Emiliano Viviano. In pratica l'ultima arrivata, almeno in ordine cronologico; ma con un progetto che ha convinto.