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Biasin: "Il Torino ha un'identità, il Milan è alla ricerca di un senso"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Federico De Luca

Fabrizio Biasin è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Biasin è capo servizio dello sport del quotidiano Libero ed è opinionista in trasmissioni televisive. Con lui abbiamo parlato della partita fra Torino e Milan.

Il Torino ha tanti infortunati, il Milan cambia modulo alla ricerca dell'equilibrio ed entrambe le squadre devono vincere per cancellare le sconfitte con Carpi e Napoli. Una partita con alti coefficienti di difficoltà per tutti?
"Il Torino nonostante la sconfitta con il Carpi è una squadra molto più collaudata e può sopperire anche agli infortuni perché ha giocatori intercambiabili e un'idea di gioco. In più Ventura ha la capacità di sistemare sempre la squadra nel migliore dei modi e soprattutto il Torino ha un'identità. Tutto il contrario il Milan che cambia il modulo perché sta mescolando le carte alla ricerca di un senso, in questo memento dopo sette giornate non ce l'ha e non so se riuscirà a trovarlo nel breve-medio periodo perché ha una rosa costruita male, anche se costituita da giocatori interessanti che però non si sposano bene insieme. Mihajlovic è chiamato ha trovare una soluzione, ma ha un puzzle che, secondo me, non ce l'ha. Sono due squadre che sono all'opposto al di là dell'ultimo o degli ultimi risultati che hanno conseguito. Il Torino è stato molto ben costruito, mentre il Milan no ed è in clamorosa difficoltà".
La classifica rispecchia il valore delle due squadre, Torino quinto e Milan undicesimo, oppure no?
"Credo che il Milan non concluderà il campionato all'undicesimo posto e migliorerà un po' la sua posizione perché, come dicevo, ha giocatori di valore, anche se sono stati mixati male, però non si pensi che possa raggiungere i primi posti della classifica, ben difficilmente potrà riuscirci se non accadrà un miracolo sportivo. Il Torino finora si è guadagnato la posizione che ha e se le cose gireranno come immagino potrà tenerla fino alla fine della stagione, non so se riuscirà a fare meglio, ma credo che non andrà neanche peggio, è una squadra che funziona e chi la vede tutte le settimane sa che gioca bene e sa quello che deve fare in campo".
Il problema del Torino sono gli infortuni, quasi tutti muscolari, che condizionano le scelte soprattutto a centrocampo. Ventura ha sopperito con le alternative, ma basterebbe un raffreddore per non avere abbastanza uomini. Si è quasi alla coperta corta?
"E' chiaro che i problemi di carattere fisico-muscolare condizionano molto in questo momento le scelte di Ventura, ci sono anche altre squadre che hanno problemi simili, ma forse con una concentrazione minore di quella del Torino. Però, ripeto, se per altre squadre la mancanza dei titolari è un problema serio per il mister granata c'è la garanzia che i sostituti cercheranno sempre di dare il meglio per non far rimpiangere i titolari. La differenza attualmente la fa l'idea di gioco che l'allenatore ha rispetto a quella che è assente negli avversari".
Zappacosta e Belotti sabato sera dovranno dimostrare di saper fare la differenza nel Torino così come Cerci nel Milan?
"Intanto bisogna dire che il Torino l'estate scorsa ha organizzato una campagna acquisti molto intelligente e interessante. Zappacosta e Belotti sono appena arrivati e magari non hanno ancora dimostrato tantissimo, ma sicuramente sono elementi interessanti per il presente e per il futuro. Sono due ottimi acquisti in ogni caso, però adesso devono dimostrare il più possibile quanto volgono per potersi guadagnare spazio in modo da diventare titolari da qui a, diciamo, Natale. Cerci lo conosciamo tutti, è un giocatore che ha visto il suo apice proprio nel Torino e dopo non è riuscito a confermarsi e si è un po' perso, adesso sarà ripescato per questa partita per un eventuale 4-4-2 e proverà a dare il massimo. E' vero che nell'ultimo anno e mezzo ha molto molto deluso".
In caso di sconfitta chi avrebbe più da perdere? Sembrerebbe il Milan perché Mihajlovic potrebbe persino essere esonerato, è così?
"Decisamente il Milan per mille motivi, sono quindici giorni che parliamo della crisi dei rossoneri e la sconfitta interna con il Napoli per quattro a zero ha peggiorato la situazione. E' vero che il Torino ha perso con il Carpi, ma è anche vero che arriva da un inizio di campionato confortante, più che positivo, viceversa dall'altra parte dico che anche un pareggio non accontenterebbe l'ambiente rossonero. Nel Milan tutti sono sotto esame a partire dall'allenatore e ricordiamo le parole dette pochi giorni fa dal presidente Berlusconi: "Vedrete il nuovo Milan nella partita con il Torino". Quindi sono tutti sotto pressione".
Questo potrebbe essere una difficoltà in più per il Torino che ha la tegola infortuni e affronterà un avversario che ha assoluto bisogno di conquistare vincere?
"Secondo me la difficoltà è del Milan perché i giocatori che ha al momento hanno dimostrato che non riescono a reggere la pressione e adesso sono veramente sotto pressione e devono provare a tirare fuori le unghie e gli attributi e non so se sono in grado di farlo. Dall'altra parte c'è Ventura, un allenatore con una tale esperienza che sa come gestire un certo tipo di partite, ma soprattutto non ha bisogno di alzare troppo la voce perché riesce con il gioco a fare andare le cose per il verso giusto. Diciamo che se dovessi scommettere un euro punterei sui granata".

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