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Aversa Normanna e Matera, festa per due. Focus sul match

di Stefano Sica
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© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com

Abbracci, commozione, tripudio collettivo e un pareggio che fa felici tutti. Al 95' scatta la festa al Bisceglia per Aversa Normanna e Matera. Granata che si garantiscono la certezza di affrontare il derby con l'Ischia forti di due risultati su tre, biancazzurri che puntellano la loro posizione di migliore terza del girone nella griglia play-off. Guai a pensare, tuttavia, che le due squadre non si siano date battaglia in campo. Il Matera aveva la necessità di vincere per consolidare il proprio tesoretto e neutralizzare le eventuali vittorie di Juve Stabia e Casertana. Per l'Aversa, invece, era vietato perdere, consapevole che una vittoria dell'Ischia sarebbe costata il sorpasso. Per questa ragione ne è uscita una gara impreziosita da ritmi alti e tanto agonismo. Meglio i normanni nel primo tempo, più spumeggianti dei rivali e in diverse occasioni vicini al vantaggio. A dimostrazione che, col terreno di gioco leggermente migliorato nelle ultime settimane, la squadra di Marra riesce a proporre un gioco più manovrato e meno affidato a lanci lunghi e gioco aereo. Ha sorpreso positivamente anche l'esperimento del tecnico partenopeo che ha dirottato Amelio in posizione avanzata a sinistra nel consueto 4-3-3, con Viglietti a fungere da terzino e Personè terminale offensivo. Strepitosa la gara di Balzano sull'altra corsia (corsa, carattere e anche un salvataggio prezioso nella ripresa) e di Lagomarsini, provvidenziale in almeno due interventi (uno per tempo). Solita gara generosa di Mangiacasale, una freccia costante nella retroguardia lucana con i suoi inserimenti e la sua progressione. Insomma, l'Aversa ha confermato i progressi delle ultime settimane seppur priva di quattro "calibri" come De Vena, Geroni, Giannattasio e Catinali, con la fiducia accordata in mediana al trio Giannusa-Capua-Castellano. Il Matera ci ha provato perlopiù con qualche conclusione da lontano e diverse ripartenze brucianti, senza però incidere più di tanto.

Diversa la ripresa, quando gli ospiti hanno iniziato a premere sull'acceleratore affidandosi più al possesso e al fraseggio, con Madonia e Letizia sempre pronti a fare movimento perpetuo per non dare punti di riferimento agli avversari. Autorevole poi la cerniera di centrocampo composta da Iannini e Coletti nel consolidato 3-4-3. E' stata quella la fase in cui i normanni hanno tirato il fiato accusando qualche difficoltà di troppo e restando schiacciati a difesa del pari. Intelligente quindi l'assist di Madonia per la conclusione vincente, di estetica sopraffina, di Mirko Carretta (nella foto). Un vantaggio che premiava in un certo senso lo sforzo materano ma che sollecitava la reazione rabbiosa dei granata, da quel momento di nuovo sfrontati e determinati. Proprio dal piede di Amelio è partito il traversone per l'inzuccata di Capua, qualche secondo dopo la notizia del pari del Benevento con la Juve Stabia. L'ennesima accelerazione normanna per poco non portava in rete Mosciaro (staffilata di un soffio fuori), prima che le buone news provenienti da Benevento e Salerno non abbassassero le difese immunitarie delle due squadre, paghe e decise a non farsi del male. A fine gara è iniziata la festa, anticipata da un abbraccio lungo e affettuoso tra Marra e Cassia. E colorata anche dai tantissimi tifosi provenienti da Matera in un'empatia palpabile col pubblico di casa presente nella tribuna opposta. Cori incessanti da parte dei fan biancazzurri per Vincenzo Cosco, ricambiati con un prolungato applauso dai tifosi normanni. Aversa Normanna-Matera è stato anche questo. Un momento di commozione generale in ricordo di una persona speciale che non c'è più. Cosco, da lassù, avrà sorriso, c'è da giurarci.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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