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Aversa, Marra: "Troppo scetticismo, questa squadra merita sostegno"

di Stefano Sica
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© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com

E' un Salvatore Marra molto arrabbiato quello che si presenta in sala stampa al termine della gara pareggiata al Bisceglia col Cosenza (0-0). Nel mirino del trainer dell'Aversa Normanna un po' di pessimismo ambientale che starebbe parzialmente condizionando il cammino dei suoi ragazzi. "Non è facile giocare contro squadre spensierate e che non hanno nulla da chiedere al campionato - esordisce -. Io devo solo elogiare i miei ragazzi per quello che stanno facendo in questo girone di ritorno in cui sono stati racimolati 20 punti. Magari si fosse fatto un girone di andata così, adesso staremmo parlando d'altro. E si sa che il ritorno è molto più difficile dell'andata, è un campionato totalmente diverso. Mi spiace per tutto questo disfattismo. Questi ragazzi sono solo da applaudire. Si tratta di giocatori nuovi rispetto a quelli della prima parte del campionato. Per esempio, rispetto alla gara di andata, in campo c'erano 8/11 totalmente nuovi. In altre situazioni siamo riusciti a sbloccare subito la partita, oggi non ci siamo riusciti ed è normale che poi si vada in affanno, che subentri un po' di stanchezza e un po' di ansia da risultato. Questa squadra sta facendo una rincorsa incredibile, paghiamo solo il girone di andata durante il quale, con un'altra rosa, non si è riusciti a fare punti. Poi si è cambiato l'organico e non dimentichiamo che molti giocatori hanno rifiutato vedendoci laggiù in classifica. E' stato bravo il direttore, con la società, a convincerne altri della bontà del nostro progetto. Alla fine del girone di andata eravamo morti, ora c'è un piccolo filo di speranza che fino a gennaio neanche c'era. E la posizione di classifica può anche essere migliorata. Non si può cercare sempre il pelo nell'uovo. Capisco che le esperienze passate possano aver mortificato questa piazza, ma finché c'è vita dobbiamo lottare tutti insieme. Dobbiamo far sentire amati questi ragazzi, che vedo un po' demoralizzati perché forse sta subentrando la paura di giocare in casa per via di qualcuno che rumoreggia. Invece io cerco di caricarli per far emergere la loro voglia di riscatto, e dobbiamo essere bravi ad isolarci.

Dati alla mano, nelle ultime 16 partite siamo dodicesimi con cinque punti sulla quintultima. Dobbiamo dare coraggio a questi ragazzi. Se poi dovesse esserci un esito negativo, sarò il primo a metterci la faccia come ho sempre fatto. Sta subentrando un po' di affanno mentale, non certo fisico. Ci siamo sbilanciati alla ricerca della vittoria e alla fine potevamo pure perderla per troppa generosità. Il Cosenza ha messo 8/11 di quelli che avevano vinto la Coppa Italia. E' una signora squadra che ha qualità. Fa del contropiede la sua arma migliore e cerca di sfruttare le caratteristiche di Cori che secondo me è uno dei migliori attaccanti della categoria. Ma la mia squadra voleva sbloccarsi in casa e a volte possiamo peccare di lucidità non gestendo le forze. Io oggi preferirei giocare contro squadre che hanno obiettivi specifici come noi. Invece il Cosenza si è mostrato molto compatto, mettendosi dietro e non siamo riusciti a sfondare. Con Geroni, Giannusa, Giannattasio e Catinali abbiamo qualità a centrocampo. Con quattro attaccanti, qualcuno non riusciva a rientrare ed è chiaro che Giannusa e Geroni lì in mezzo accusavano la fatica. E la distanza tra i reparti si è allungata. Per i play-out non scelgo nessuno. Scelgo la mia squadra al 100% delle forze e bene mentalmente. Fisicamente stiamo crescendo e non dimentichiamo che andiamo incontro ai primi caldi, alcuni come Viglietti, Giannattasio e De Luca non avevano il ritmo partita. Cossentino è uscito per una botta, ha provato a resistere ma non ce l'ha fatta".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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