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Avellino, anima e cuore al Picco. L'impronta triennale di Rastelli

di Stefano Sica
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© foto di Federico Gaetano

Carattere, ferocia, anima, cuore. Tutto quello che l'Avellino ha potuto opporre allo Spezia ieri sera al Picco lo ha lasciato in campo. La vittoria contro i liguri è stata nient'altro che la summa di tutto ciò. Di quelle caratteristiche intrinseche che i Lupi si portano dietro dal primo anno della gestione Rastelli, quello che del salto in serie B dalla Prima Divisione. Hanno commosso gli irpini per la dedizione e la sofferenza con cui hanno interpretato la gara, vinta giocando in 10 per più di 80 minuti, supplementari compresi. L'Avellino in sostanza ha coniugato mentalità vincente e fame da Lupi. Quasi tutti promossi in questa serata indimenticabile da sangue e arena, a partire da Zito, Comi e Frattali, i migliori della squadra biancoverde. Il gol per l'ex Ternana è stato un dettaglio in una prestazione sontuosa che l'ha visto creare i maggiori pericoli dalle parti di Chichizola in entrambi i tempi regolamentari, nonché fornire un apporto fondamentale anche in fase difensiva (decisivo quando va a prendersi un fallo da Kvrzic, poco prima che Brezovec insacchi). Frattali è sempre più una certezza tra i pali e, con i due interventi miracolosi su Situm e Migliore, si è elevato tra i protagonisti del match. Poi c'è il discorso Comi: la sua esclusione ha destato più di una sorpresa dopo la bella gara di Brescia. Ma col suo ingresso la squadra ne ha guadagnato peso e consistenza. E infatti l'attaccante di Rastelli ha confermato di saper fare quello che per cui è stato acquistato: segnare e, possibilmente, sacrificarsi a tutto campo a beneficio dell'orchestra biancoverde. Il suo impatto è stato davvero devastante. Perfetta la linea difensiva e positiva anche la prestazione di Mokulu che ha fatto a sportellate con gli avversari quando doveva, consentendo spesso ai compagni di salire e respirare. Più abulico Trotta, mai veramente in partita e, forse, un po' ingenuo Arini nell'episodio dell'espulsione. Anche se, va detto, la decisione di Gavillucci è apparsa severa in quanto nell'intervento a ginocchio alto del mediano napoletano su Giannetti è sembrato non ci fosse una reale volontà fallosa.

Una decisione che forse voleva compensare il mancato penalty concesso per una spinta di Zito sullo stesso Giannetti. Ma, più in generale, funziona il 4-3-1-2 di Rastelli che oramai sta diventando un must per la squadra dopo l'era del 3-5-2. Il blitz dell'Avellino assume un valore ancora più aureo nelle condizioni con le quali è maturato, con diversi elementi che hanno accusato fatica ed infortuni col passare dei minuti. Se non un'ecatombe, poco ci manca. Intanto Zito, rimasto in campo come un gladiatore nonostante avesse chiesto il cambio per un problema al ginocchio. Poi D'Angelo, trasportato in ospedale dopo una frattura alla costola. Quindi i tanti ammoniti che avrebbero potuto limitare l'intensità biancoverde, rimasta coerente ed uniforme per tutti i 120'. Quando poi l'inzuccata di Giannetti a secondo tempo regolamentare scaduto è finita di un soffio fuori, si capiva che il destino aveva già indossato la maglia biancoverde. Solo il comportamento di qualche tifoso spezzino presente nei pressi della Tribuna stampa ha macchiato questa serata magica, con alcuni colleghi provenienti da Avellino insultati e presi costantemente di mira al fischio finale di Gavillucci, come da loro stessi denunciato. Insomma, l'Avellino ieri ha scritto una pagina epica ed emozionante della propria storia, al di là dell'esito finale, seppur gratificante. Il Bologna adesso dovrà temere l'entusiasmo biancoverde, mai come ora alle stelle. Anche se la fatica potrebbe farsi sentire venerdì nel primo round del Partenio-Lombardi, specie in considerazione di una mediana che non avrà tutti gli effettivi a disposizione. Con Arini e D'Angelo fuori gioco, Rastelli dovrebbe utilizzare nuovamente Zito e Kone, col possibile ingresso di Schiavon. Uomini contati, quindi, in questo reparto, mentre davanti ci sono problemi di abbondanza. A maggior ragione ora con un Comi in più.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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