8 anni, 40 milioni e 1 banana: Alves-Barça senza happy ending
Dani Alves è uno dei calciatori più discussi e incisivi della storia recente del Barcellona: pagato 40 milioni di euro nel 2008, il suo valore sul campo non è mai stato in discussione, così come nessuno in Catalogna si è mai sognato di rimpiangere i soldi spesi per il suo acquisto dal Sevilla. Guardiola, ma anche chi è venuto dopo di lui, ha persino modificato il modulo della squadra pur di dare libero sfogo alla sua costante spinta offensiva e ad un feeling particolare scattato subito col compagno Messi.
Ma il brasiliano è diventato sovente anche uno dei personaggi più chiacchierati sui quotidiani catalani, accostato spesso alla cessione a PSG e Manchester City per una carattere spigoloso ed una continuità di rendimento persa proprio in seguito all'addio di Guardiola. Negli ultimi mesi si è parlato di lui, e molto, anche per questioni non strettamente legate al calcio: durante Villarreal-Barcellona dello scorso aprile, il terzino raccolse una banana lanciata dagli spalti con chiaro intento razzista, la mangiò al volo per poi battere un calcio piazzato. Adesso la sua storia a Barcellona sembra essere ai titoli di coda, una fine senza happy ending.