3 novembre 1984, inizia l'avventura italiana di Vujadin Boskov
Il 3 novembre 1984 Vujadin Boskov si apprestava a iniziare la sua seconda avventura italiana. La prima, fugace, fu da calciatore. Un solo anno (stagione 1961-62) come centrocampista della Sampdoria. La seconda nel nostro Paese, ben più lunga e importante, fu da tecnico.
E bisogna ringraziare Costantino Rozzi, vulcanico presidente dell'Ascoli, che lo convinse ad accettare la causa bianconera, lui che aveva già sul curriculum successi sulla panchina della nazionale jugoslavia, del Feyenoord e del Real Madrid. Non basterà il suo arrivo a campionato in corso per evitare all'Ascoli la retrocessione. Boskov restò in sella anche in cadetteria riportando i marchegiani immediatamente in Serie A. E da lì arrivò la chiamata della Sampdoria, con la quale scriverà le pagine più gloriose della storia del club blucerchiato, entrando nel cuore di tutti gli amanti sportivi per il suo essere istrionico e mai banale.