archivio
Menù Notizie

Un giro di vite imposto alla squadra da De Laurentiis e Benitez per riportare il Napoli in alto e i tifosi allo stadio

di Raffaele Auriemma
Laurea in Giurisprudenza, scrittore, giornalista professionista, radiocronista dal 1985 e telecronista Mediaset Premium per le partite del Napoli. Corrispondente di Tuttosport, coordinatore per Piùenne, produce e conduce "Si gonfia la rete"
Foto
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

La democrazia è controllo e non può esserci libertà vera senza la previsione di una pena. Parliamo di calcio, di quel microcosmo fatto di regole (scritte e non scritte) che talvolta vengono disattese oppure degradate al rango di quelle consuetudini che possono essere rispettate oppure no. Senza buttarla troppo sul giurisprudenziale, va detto che nel Napoli qualcosa è cambiata di recente: nell'attenzione per il dettaglio, nella pressione da tenere nei confronti di una squadra che aveva perso smalto nervoso dopo l'eliminazione dalla Champions. A cominciare dal presidente De Laurentiis, mai così presente a Castelvolturno da quando è diventato proprietario del club, per proseguire con Benitez, finalmente severo com è necessario che sia da quando i risultati non corrispondono alle attese. Con questa delicata "dittatura" la squadra è tornata a fare risultato, eliminando il riposo di metà settimana quando sono previste tre partite in sette giorni oppure con i colloqui individuali e di gruppo sostenuti dal tecnico per tenere alta l'attenzione e cancellare l'errore di quando si disse che "uscire dalla Champions non sarebbe un dramma". Invece lo è stato, perché i calciatori sono esseri umani e vanno in campo con le coordinate che uno gli trasmette. Se gli fai capire che una partita possono pure perderla, stai certo che la perderanno. Ora non più, anche grazie alla disaffezione della platea del San Paolo (8.000 abbonati, mai così pochi da quando c'è al timone De Laurentiis) che ha fatto aprire gli occhi a tutti. Non si scherza con la passione ed è per questo che De Laurentiis, Benitez e pure la squadra hanno dato un giro di vite a quell'andazzo che proprio non poteva proseguire. Da martedì e fino a quando la classifica non avrà restituito dignità al Napoli, i summit a Castelvolturno si susseguiranno, non per creare un clima da tensione continua, bensì per far capire a tutti che il Napoli è interesse comune e che i risultati contano quasi quanto l'impegno che un gruppo profonde durante ogni partita.

Ecco, la reazione della squadra azzurra dopo lo svantaggio patito contro il Torino, è stato il giro di boa che ci si attendeva per dire che il peggio è finalmente alle spalle. Vedere la rabbia negli occhi di Callejon, la furia scatenata di Higuain, ma anche la carica che Inler e Gargano sanno dare ai loro compagni stretti in cerchio prima dell'inizio di ogni partita, hanno ridefinito il senso di squadra che sembrava essersi smarrito. Ora sì, sarà più semplice per Benitez impartire le infinite lezioni di tattica di tattica e decidere che nessuno può essere titolare a prescindere. Idem De Laurentiis, che incontrerà un nucleo tornato ad essere solido per dire loro che la società gli è vicino, che la proprietà non li ha abbandonati e li sosterrà ancora, anche se dovessero arrivare altre sconfitte. Magari pure meritate, ma purchè siano arrivate quando gli avversari avranno dimostrato di essere stati superiori al loro impegno. Martedì primo summit tra De Laurentiis, tutta la dirigenza e Rafa Benitez, ovviamente nella sede di Castelvolturno, così che la squadra sappia che ogni attimo si lavora per portare il Napoli alla vittoria. E' questo il nuovo corso che dovrà portare gli azzurri a scalare la classifica del campionato di serie A ed a procedere a tappe forzate anche in Europa League. Questa è la democrazia vera, utile a prendere il posto di quel rilassamento che rischiava di far precipitare il Napoli in un vortice senza ritorno. Dura lex sed lex.

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves