Serie A, 19a giornata, Top Ten TMW
Con Inter-Chievo e il bel pareggio dei clivensi finisce anche il girone d'andata del campionato di Serie A. Vincono Juventus, Napoli e Roma e ormai tra le tre regine e il resto della truppa la distanza è siderale. Perde clamorosamente il Milan contro il Sassuolo con uno scatenato Berardi. Pareggio per Lazio e Fiorentina e successi per Sampdoria, Atalanta e Parma. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
Thereau: Tiene alta la squadra e si rende protagonista di una ripartenza incredibile nel primo tempo. Nella ripresa fa reparto quasi da solo. E' sempre una spina nel fianco per il lento e imbambolato reparto arretrato nerazzurro. In forma
Éder: Segna e fa ammonire mezza squadra bianconera. Si muove tantissimo e manda in tilt la difesa dell'Udinese. Corre e non lo fa mai a vuoto. L'arma in più di questo rilancio blucerchiato. Prestazione da incorniciare. Pregevole
Berardi: Ad appena 19 anni si regala un poker contro il Milan. Segna di sinistro e di destro dimostrando una grande confidenza con la rete e una freddezza rara in un giocatore così giovane. Sono 11 reti in 14 gare di Serie A. Inoltre si spende nel rincorrere gli avversari in aiuto alla squadra. Stiamo assistendo alla nascita di un campione. Fenomeno
Llorente: Una doppietta importante perché il primo gol vale il pareggio e il secondo la chiusura della gara. Lotta con il fisico contro i centrali avversari riuscendo a tenere alta la squadra e far da sponda per gli inserimenti dei compagni. Mette lo zampino anche sul quarto gol. Il bello che balla
Mertens: Con un'altra perla mette in discesa la gara degli azzurri che avevano avuto un approccio sbagliato. Nella ripresa sfiora il bis con un tiro a spiovere che termina di poco fuori e pennella diversi filtranti in ripartenza. Tarantolato
Florenzi: Il 'canterano' giallorosso dimostra di essersi lasciato alle spalle il momento difficile e risponde con una prova grandiosa, impreziosita da un gol da figurine Panini. Colpisce per umiltà e abnegazione al lavoro. Ritrovato
Cerci: Quando parte palla al piede non lo prendono mai e Roncaglia si vede anche costretto all'uso delle cattive. Migliorato tantissimo col piede debole, l'attacco del Toro si fonda unicamente sulle sue invenzioni. Toro scatenato
Bonaventura: Il migliore in campo. Spacca la partita nel secondo tempo con grandi giocate, trova il rigore che sblocca la gara. Davvero interessante anche il modo di proporsi anche senza palla tra i piedi dando profondità alla squadra. Tecnico-tattico
Candreva: La Lazio attacca quasi unicamente sulla sua corsia, il migliore in casa biancoceleste. Nella ripresa serve a Klose un pallone perfetto che il tedesco non tramuta in gol. Nel complesso la solita corsa mai fine a se stessa. Velocifero
Amauri: Fino all'86° non ruba mai la scena: non riesce a difendere palla e viene spesso recuperato dagli avversari. Poi ecco la palla giusta per chiudere la gara che l'italo-brasiliano non fallisce dando continuità al gol di lunedì scorso. Nel finale va a segno ancora trasformando il rigore che chiude la sfida. Da non sottovalutare