Romero, riscatto e cessione. L'affare in esubero
Se ne sono dette molte su Sergio Romero. Che sia un portiere inaffidabile perché, qualche volta, si fida un po' troppo delle sue seppur ottime doti atletiche. Che il Monaco ha deciso prima di affidargli la porta salvo poi non riscattarlo perché non all'altezza. Le (poche) partite concesse dalla Sampdoria in questo principio di campionato, anche perché Viviano è incappato in un infortunio, dicono tutt'altro. L'argentino è tornato a essere il numero uno esperto - e pure richiestissimo - che era in Olanda, all'AZ Alkmaar, prima di finire alla Samp, che lo aveva acquistato addirittura per ritornare in Serie A dopo la retrocessione.
Romero in questi mesi è stato pure sfortunato. Perché i blucerchiati lo avevano praticamente messo fuori rosa, discusso e quasi costretto a trovarsi un'altra squadra.
Sembrava averla trovata con il Manchester United - per fare da secondo a de Gea - ma alla fine non se n'è fatto nulla. Quindi sembravano altri quattro mesi buttati, sotto la Lanterna, costretto a guardare gli altri entrare in campo. Perché? Lo stipendio di Romero è decisamente alto per una squadra di media classifica, ben oltre il milione. E nonostante sia stato il portiere dell'Argentina, a pochi minuti dalla possibilità di vincere il Mondiale 2014, non sembrava avere grande appeal.
Adesso pare che Rodgers abbia intenzione di affidarsi a lui per sostituire il deludente Mignolet, fino a questo punto il peggiore - con Balotelli - del Liverpool di questo primo scorcio di annata. Una serie di papere, più o meno come quelle che avevano portato Romero all'accantonamento, potrebbero presto mettere in competizione il belga e il nazionale albiceleste. Che prenderà circa 5000 euro al giorno per giocare nella Samp, ma nell'ultimo mese e mezzo se li è meritati (quasi) tutti.