Quattro colpi, uno per reparto. La differenza è l'ingaggio
Mentre la Roma acquistava Juan Manuel Iturbe, per oltre 30 milioni di euro, il Bayern Monaco faceva un paio di conti. E dava il benvenuto a Robert Lewandowski, centravanti in arrivo dal Borussia Dortmund, a parametro zero. La differenza, nell'investimento dei campioni teutonici, è che il polacco costerà oltre 10 milioni di euro annui di solo ingaggio e che, avrà un impatto sui bilanci quadriennali, tutto incluso, più o meno come il Messi Guaranì.
I bavaresi poi rinforzavano il reparto difensivo, con un portiere di riserva che in realtà è un lusso. Pepe Reina, ex Napoli, per circa 2,5 milioni di euro. Pure per lui un ingaggio parecchio alto, di circa 8 milioni di euro lordi a stagione.
Altro giro altro colpo, l'ultimo, con Xabi Alonso a rinforzare un centrocampo che era orfano di Toni Kroos: caldi i rapporti con il Real - che aveva sborsato 30 milione di euro per il centrocampista campione del Mondo - e meno di 10 milioni per il cartellino: più o meno pari quello che guadagnerà l'iberico nelle sue stagioni in Baviera, espressamente richiesto da Guardiola che continua nella spagnolizzazione del suo undici.
Infine l'acquisto più caro, ma decisivo: per la difesa, tra un Reina e un Xabi Alonso, è arrivato Mehdi Benatia dalla Roma, per ventisei più bonus. Insomma, in totale una squadra che fattura circa 400 milioni di euro all'anno ha chiuso quattro tenori per circa trentasei milioni (più premi) prendendone trenta per un calciatore in scadenza a giugno 2014 come Kroos. La Roma, strepitosa protagonista del mercato, ne ha spesi più di trenta per un solo giocatore. Peccato che i giallorossi - e più in generale le squadre italiane - non abbiano la forza economica per sopportare gli stessi ingaggi del Bayern Monaco: ecco perché in Italia sembra sempre di più di assistere, inermi, a un altro gioco rispetto all'Europa.