Osvaldo, occasione a basso prezzo. Ma non per la Juve
Pablo Daniel Osvaldo è passato dalle stelle alle stalle. In poco più di un campionato, perché da acclamato centravanti che avrebbe dovuto guidare l'attacco dell'Italia al Mondiale è prima diventato protagonista suo malgrado di una rissa al Southampton (per cui è stato ceduto in prestito) con José Fonte, poi panchinaro alla Juventus con un gol all'attivo - quando già lo scudetto era stato raggiunto - infine disertore del ritiro dei Saints, perché l'intenzione è quella di non giocare più con la società biancorossa. Ronald Koeman ha ammesso che il centravanti non vestirà più la maglia del Southamtpon, con la chiara necessità di cederlo a prezzo di saldo. Perché i quindici milioni di sterline versati nella passata stagione non saranno certo recuperati, anzi, bisognerà limare la richiesta verso il basso (molto basso) per trovare una squadra interessata.
Così Osvaldo rischia di essere un'occasione per un'italiana che cerca un attaccante. L'Inter, in primis, che in qualche circostanza è andata vicina al suo acquisto salvo poi ripiegare con buon ordine su altre scelte.
Il Milan in caso di cessione di Balotelli - che rischia ancora di rimanere, almeno per il momento - ma pure per la stessa Juventus, che l'anno scorso ha avuto gratuitamente Osvaldo per sei mesi, senza ottenere grandi risultati. Forse per i bianconeri sarebbe ora di cambiare, inserendo un vero campione come terzo attaccante (e che magari può arrivare a insidiare Tevez e Llorente) e non un giocatore di fascia medio alta che però non porta benefici reali - o diversi - a quelli che già può garantire la coppia da titolare. Insomma, Koeman è stato lapidario dopo la mancata risposta alla convocazione. "Troppo in ritardo, abbiamo deciso di venderlo". A chi, però, ancora non si sa.