Odegaard, la Baviera nel futuro del ragazzo prodigio
Salvo abbagli clamorosi alla Freddy Adu o Nii Lamptey, per i prossimi 15 anni almeno sentiremo parlare di Martin Ødegaard, centrocampista che dopodomani compirà 16 anni, ma che ha già all'attivo 3 presenze con la nazionale maggiore della Norvegia.
L'Europa intera si è mossa per lui da qualche mese e i maggiori club hanno approcciato il baby fenomeno insieme al padre-procuratore: il Liverpool, ad esempio, l'ha invitato ad allenarsi e visitare le proprie strutture, così come Borussia Dortmund e Bayern. Il Real Madrid però sembrava aver messo definitivamente le mani sul ragazzo, promettendogli di inserirlo da subito in prima squadra (eventualmente in prestito in un club di Liga). C'era da aspettare semplicemente il 16° compleanno per mettere nero su bianco.
Ma, essendo ancora quindicenne, c'è stato il tempo per il Bayern di sferrare l'affondo decisivo e le parole del ragazzo appena un mese fa avevano lasciato trasparire qualcosa: "Mi vedrei bene in Bundesliga". A seguire un ritorno in Baviera ad allenarsi e a rafforzare l'ottimismo dei campioni di Germania le parole del presidente Rummenigge: "Non sarà facile prenderlo ma abbiamo buone chance".
Centrocampista già completo che può agire sulla trequarti, è pronto a rappresentare il Bayern che sarà, visto che i capisaldi di quello che è (Robben, Ribery, Schweinsteiger) hanno già raggiunto i 30 anni. Chi l'ha visto giura di non aver mai ammirato uno così alla sua età. Se le promesse verranno mantenute quello del Bayern sarà il più grande colpo in prospettiva del mercato.