Miskovic: "Lo Spezia ci soddisfa, ma può fare di più. Faremo il necessario"
Damir Miskovic, plenipotenziario dello Spezia, ha parlato ieri sera coi giornalisti facendo il punto sulla squadra, il calcio italiano e il futuro della società: "Il calcio italiano non è più quello di dieci o venti anni fa, ma mi sembra che questa cosa non sia stata ancora metabolizzata a livello di spese e per questo molti club sono in difficoltà. In B non vedo un grande livello tecnico, molte squadre difendono in 10 e questo non è calcio perché questo sport deve divertire le persone che vanno allo stadio altrimenti che senso ha? Inoltre quanti giocatori che hanno fatto bene in B si sono affermati in A? Pochi o nulla e così non si può andare avanti. Noi stiamo portando avanti un piano triennale per arrivare in Serie A e restarci il più a lungo possibile. Non ha senso arrivarci subito e poi non mantenere la categoria. Qui come a Fiume non si può pensare solo a sopravvivere, ma bisogna far crescere sempre nuovi giocatori per avere il ricambio quando uno va via. Per uno che va alle spalle deve essercene uno pronto a prendere il suo posto. In Italia puoi andare in A, avere 20 milioni di euro dai diritti tv e rifare la squadra, ma se retrocedi le spese restano le stesse, ma le entrate no. Bisogna saper spendere con oculatezza. - continua Miskovic parlando dello Spezia di Bjelica e dei progetti futuri come riporta Cittadellaspezia.com - Quello che funziona oggi allo Spezia è che se non hai a disposizione cinque giocatori, dietro hai cinque giocatori che non li faranno rimpiangere.
Questo serve per vincere: disciplina per tutti e tenere il gruppo unito. Poi servono tante altre cose, ma questa è la base. Lo Spezia ci soddisfa, ma può fare di più. A gennaio? Faremo quello che serve. Confermare i ragazzi arrivati dal Rijeka non sarà un problema se faranno bene, non sono qui per fare vetrina. Il Ferdeghini? Ci costa un milione e mezzo l'anno, ma porta centinaia di giovani spezzini a fare sport e imparare a stare con gli altri. Pochi di loro magari diventeranno dei calciatori, ma intanto non sono in giro a fare chissacché, magari a drogarsi".