Milan, l'arma in piú per Pippo

Mentre dall'altra parte del Naviglio c'è stato l'ennesimo scossone di questi anni, il Milan pensa a costruire il suo futuro. Dopo un'annata negativa targata Allegri-Seedorf, in via Aldo Rossi finalmente è tornata la pace. Pace tra Galliani-Barbara Berlusconi, Berlusconi sempre più vicino alla squadra e il feeling ritrovato (e mai perso) tra Inzaghi e i tifosi. Pippo ha saputo creare un'identità di squadra in questi primi quattro mesi di lavoro: non è ancora una squadra bella il Milan, ma è una squadra. E questo è già un obiettivo.

Mancano però ancora tante tappe al traguardo finale. Una di queste è quella di stasera. Dopo il Verona, ecco la Fiorentina di Montella, quell'allenatore corteggiato nei mesi scorsi da Adriano Galliani. La Fiorentina può essere presa come modello per il lavoro svolto in quest'ultimo biennio dai suoi dirigenti, un po' sfortunata per le condizioni fisiche dei suoi attaccanti, ma pur sempre una squadra competitiva in Italia e in Europa League. E Inzaghi sta ripetendo grossomodo il cammino di Montello, ma rispetto al collega viola, ha bruciato le tappe. Dopo i due anni al settore giovanile, gli è stato affidato subito il Milan. Fortuna sua non ha la pressione degli anni passati della vittoria a tutti i costi, del bel gioco a tutti i costi, dello spettacolo in tutte le partite. Questa mancata pressione può essere un'arma in più per Pippo.

Che, a gran voce, ieri ha chiesto un aiuto al pubblico di fede rossonera, a partire dalla gara di questa sera contro la Fiorentina. La porta per l'Europa, con l'aiuto e l'entusiasmo della gente, potrebbe essere sempre facile da conquistare.