Milan, i tre concetti di Galliani
Fonte: Stefano Peduzzi
Capita di tutto in questo pazzo luglio italiano. L'estate che non arriva,
l'allenatore della Juventus che lascia durante il ritiro, la stessa Juve che ne prende tre da una squadra di serie D e il Milan che cade contro il più quotato Olympiakos. Un piccolo campanello d'allarme per Inzaghi. Perchè il Milan, questo Milan, è ancora un cantiere aperto. Da questa settimana comincia una nuova fase, quella con i Nazionali. Parte così la seconda parte del ritiro, quella in cui l'allenatore rossonero getterà le basi per la costruzione della squadra con il modulo che ha in testa: il 4-3-3. Squadra che, con l'innesto degli otto nazionali, è quasi fatta, ma di fatto Adriano Galliani ha fatto intendere che qualcosa potrebbe cambiare nel prossimo mese.
Segnatevi questi tre virgolettati dell'ad 1) Il mercato chiuderà il 1° settembre 2) Ad ogni partenza corrisponderà un arrivo 3) Tutta la società è con Inzaghi.
Non c'è bisogno di altre spiegazioni. Posto che stavolta il Milan darà carta bianca al proprio mister (a differenza della gestione Seedorf), il club aspetta di fare mercato cercando i saldi di fine stagione, a patto che si riescano a piazzare i giocatori in esubero (Robinho potrebbe essere il primo) e, probabilmente, anche Mario Balotelli. La sua cessione porterebbe nelle casse rossonere i soldi per l'assalto ad un esterno offensivo e ad un centrocampista di qualità.
Arrivi ce ne saranno, ma toglietevi dalla testa i colpi da 90. Accontentatevi di acquisti di medio/alto profilo che possano consentire al Milan di restare a ridosso della zona Europa. L'obiettivo dichiarato, per il prossimo anno, sarà costruire e portare ancora tanta pazienza.