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Mazzarri, sostenere o affossare? Stay tuned...

di Marco Barzaghi
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Manca poco più di una settimana alla prova della verità, alla sfida con il Napoli che molto probabilmente dirà quello che sarà il futuro in casa Inter, ma sono anche curioso di vedere cosa accadrà prima del fischio d'inizio, durante il riscaldamento, alla lettura delle formazioni, quando lo speaker pronuncerà il nome di Walter Mazzarri. Applaudire o fischiare? Sostenere o affossare? Il popolo interista purtroppo è più che mai diviso, gli anti-mazzarriani non aspettavano altro che l'ultima settimana infernale per ritornare a mostrare i muscoli e a rendere il loro hashtag #mazzarrivattene più cliccato che mai.

Da parte mia cerco di mantenere comunque un equilibrio. In estate dopo aver battuto Roma e Real e anche dopo il 7 a 0 contro il Sassuolo, proprio da queste colonne, avevo cercato di dire un po' a tutti di mantenere i piedi per terra, di evitare voli pindarici dalle grandi orecchie perché comunque eravamo e siamo solo all'inizio, la vera rifondazione purtroppo è cominciata l'estate scorsa, anche se Mazzarri è a Milano da un anno e mezzo. Per questo ripeto la stessa cosa anche adesso, nel momento più difficile. Calma ed equilibrio, anche dopo i 7 gol presi tra Cagliari e Fiorentina, con le due peggiori prestazioni della stagione francamente indifendibili. La squadra è giovane, nuova in diversi elementi, senza più senatori come Zanetti e Cambiasso, Milito e Samuel capaci di indicare la via soprattutto in momenti difficili come questo, mai come adesso è alla ricerca dei suoi leader, basta poco e si perde in un bicchier d'acqua, come si è visto anche contro il Qarabag, e proprio per questo il rischio crollo è più attuale che mai. E di certo il pesante ko di Osvaldo, con un Palacio alal ricerca del vero Trenza, non aiutano a migliorare il momento difficile.

Fischiare e affossare è più facile che mai, soprattutto contro Mazzarri che a molti bauscia non è mai piaciuto. Non è trendy come Mancini con le sue pashmine nerazzurrre, né brillante come Mourinho, a Firenze i tifosi viola gli davano del "pescivendolo", non ha l'ipad in panchina ma di calcio sicuramente ne capisce, per lui parla il suo curriculum. Basti vedere le difficoltà e i risultati che sta avendo Benitez a Napoli, che non è sicuramente una piazza facile, ma in cui il buon Walter da San Vincenzo, provincia di Livorno, ha fatto proprio i numeri. Ora per affossarlo manca poco, ma siamo poi così sicuri che un altro allenatore al suo posto sarebbe in testa alla classifica? La squadra ha parecchie lacune, come sottolineavamo in estate quando a più riprese abbiamo chiesto un esterno offensivo perché l'attuale parco attaccanti ci sembrava troppo limitato, così come chiedevamo più qualità in mezzo al campo. Sono giocatori che hanno bisogno di tempo per lavorare e crescere, imparare sulla loro pelle da errori e giornate disgraziate come le ultime due.

La squadra al momento si è schierata insieme a Mazzarri e con lui vuole uscire da questo momento complicatissimo, seppur con una mitragliatrice in meno. Il popolo bauscia cosa farà? Lo affosserà proprio nel giorno della sfida a una rivale così sentita come il Napoli, dando una soddisfazione del genere a Rafa Benitez, altro nerazzurro trombato eccellente, o sosterrà WM e la squadra per cercare di riprendere la rotta giusta? Manca poco e lo vedremo. Fischiare è facile ma sono sempre le imprese più difficili a esaltare i tifosi nerazzurri, almeno così ricordo. Stay tuned...

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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