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LIVE TMW - Napoli, Benitez: "Il mercato ci ha dato una rosa più equilibrata"

di Simone Lorini
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

11.50 - Dopo due ko di fila, il Napoli prova a rialzarsi. Domani gli azzurri sono impegnati contro il Palermo e Rafa Benitez, tecnico dei partenopei, oggi parla in conferenza stampa dal Castelvolturno per presentare la gara. A breve la conferenza stampa integrale sul nostro portale.

12.11 - Ancora non si palesa il tecnico iberico, evidentemente in ritardo per la conferenza stampa della vigilia di Napoli-Palermo.

Ecco Benitez, che parla subito di una telefonata col patron De Laurentiis di ieri: "Ho parlato col presidente ieri e tutti abbiamo fiducia che la squadra farà una buona stagione. Al di là dei tiri in porta, credo che siamo all'inizio della stagione, quello che ha fatto la squadra in campo ha meritato di più. L'analisi di una partita si può fare con la sensazione di una partita, di un risultato, o coi numeri. La squadra che tira di più in Serie A è il Napoli. Così come quella che fa più possesso nella metàcampo avversaria. I risultati non sono come ce li aspettavamo ma credo che la rosa possa fare una buona stagione".

Avete fatto la metà dei gol dell'anno scorso:
"Dobbiamo migliorare davanti alla squadra avversaria ed essere più concentrati di fronte alla nostra. L'Udinese ha fatto il primo tiro in porta dopo 70 minuti. Dobbiamo dare alla squadra più concretezza".

Ha grandissima fiducia in Higuain: Hamsik può essere determinante?
"Ha iniziato benissimo, come l'anno scorso. Ha fatto meno gol ma ha disputato partite di livello altissimo, come quella contro lo Sparta Praga".

Momento più difficile da quando è a Napoli, ma lei ci è abituato: la cosa la fa arrabbiare o la stimola?
"Quando sono arrivato al Valencia dopo 13 giornate senza perdere c'erano dubbi su di me, poi ho vinto il campionato e sono rimasto lì tre stagioni. La chiave è avere una squadra con la mentalità giusta".

In formazione ci sorprende sempre, domani giocheranno quelli che hanno vinto contro lo Sparta?
"Guardando la partita contro l'Udinese non ho visto Rafael, dobbiamo migliorare davanti, mi ripeto. Se vinciamo una partita cambia tutto e se non vinciamo dobbiamo pensare che si può migliorare. Ho fiducia in questa rosa per tutto l'anno. Dobbiamo pensare di essere capaci di arrivare vicino al top. Turn-over? Non lo so, cos'è? Dare respiro a uno? A quattro o cinque o tre? Dobbiamo prima definire cos'è il turn-over. Ognuno decida cos'è il turn-over. Tutti fanno i cambi, giocando partite ogni tre giorni. Anche cambiare un giocatore è un turn-over per definizione. Abbiamo bisogno di fare delle sostituzioni giocando così spesso. Sappiamo che dopo la seconda e la terza partita c'è una perdita di intensità e noi vogliamo giocatori al 100% della condizione fisica. Se abbiamo un giocatore in un ruolo specifico, possiamo fare del turn-over mentre se abbiamo un giocatore stanco che comunque è migliore di un altro, possiamo non farlo. Noi facciamo turn-over analizzando tutto questo. Se vinciamo, tutto bene, la rosa diventa a 14-18-22 giocatori. I cambi vanno fatti, per evitare infortuni e avere una squadra sempre in forma. Se si perde, è colpa dell'allenatore che ha sbagliato il turn-over. Dobbiamo guardare una stagione in complesso, non una partita alla volta".

Ad inizio ritiro c'era una idea di cambio di modulo, cosa che non è avvenuta: colpa del mercato o di una scelta di altro tipo?
"Il modulo è la soluzione? Non credo. L'anno scorso la squadra ha giocato benissimo, tutti dicevano di un Napoli europeo, perchè cambiare tutte queste cose? Noi abbiamo la nostra forza, dobbiamo migliorare altre cose. Cambiare il modulo in corsa è possibile e dobbiamo migliorare, ma abbiamo nuovi arrivi che devono ancora capire il nostro modo di giocare".

Al pubblico si sente di chiedere qualcosa?
"I tifosi non sanno quanto sono importanti per noi. Quando loro sono con noi la squadra gioca molto meglio. Credo che domani saranno con noi, nessun dubbio. Spalla a spalla, tutti insieme, per vincere".

Hai fatto il turn-over l'anno scorso e vincevi, le statistiche sono dalla tua parte ma cos'è cambiato rispetto a un anno fa? Giocavate in un clima diverso, con cose che vi venivano anche più naturali:
"Al di là dei numeri, io sono un uomo di calcio, io vedo e parlo col mio staff, poi analizzo i numeri. I numeri non dicono tutto, nel nostro percorso abbiamo perso due partite che meritavamo di vincere. Dobbiamo indirizzare meglio il nostro piano, lo faremo. Col Chievo se Higuain segna parliamo di una partita che finisce 4-0, stesso dicasi per l'Udinese col palo di Gargano".

I processi post-sconfitta ti tolgono tranquillità?
"Io sono arrabbiato per le gare perse, sono convinto al 100% che la squadra meritava di più. Ho letto che Jorginho non c'era, ma l'unica cosa che mi preoccupa veramente è migliorare le nostre mancanze. Devo essere tranquillo e allo stesso tempo concentrato al 100% sul vincere. Io devo trasmettere tranquillità, se devo fare turn-over devo farlo. Se perdiamo è colpa mia, nessun problema. Se vinciamo è merito di tutti, il calcio è così, non c'è problema. Credo che contro l'Udinese abbiamo mostrato più equilibrio e solidità, non hanno fatto nulla loro. Ci è mancata la fase offensiva vista col Chievo, è vero. Zuniga? Ha giocato esterno, quindi lui attacca dentro, lasciando spazio sulla fascia per Maggio e infatti ha fatto tanti cross al centro dove Gonzalo ci può arrivare, dove Michu può arrivare e dove Lorenzo può arrivare".

Abbiamo visto una squadra lenta ad Udine, incapace di mettere in pratica le sue idee. E' un problema anche di condizione atletica?
"La squadra sta benissimo, dobbiamo cambiare giocatori solo per mantenere la freschezza. Il giro palla dipende dall'altra squadra, dai giocatori che hai in campo. Se gioca Jorginho, De Guzman o Michu le cose cambiano. Se la squadra avversaria è chiusa, il giro palla diventa per forza di cose lento".

In Europa League ci si aspettava un turn-over maggiore rispetto al campionato. Lei ritiene che sia una squadra più adatta all'Europa o al campionato italiano?
"Coi parametri del Napoli abbiamo fatto un mercato che si adatta alla nostra squadra. Abbiamo costruito una squadra più equilibrata. Io mi approccio a qualsiasi competizione per vincere: quando faccio il turn-over, lo faccio per vincere. Forse sbaglio, ma se facciamo crescere la rosa tutti ne beneficiano e possiamo puntare sia sul campionato e sull'Europa League. Cosa vuol dire puntare? Se la Roma fa 85 punti e la Juve 100 punti sarà difficile. Noi dobbiamo fare il nostro: mantenere un livello alto per diversi anni. Le squadre più forti sono più forti, sia in Inghilterra che in Italia. E' la realtà, non bisogna mentire. Io ho vinto in Spagna e in Inghilterra con squadre che non hanno il fatturato più alto".

I nuovi quando potranno dare un contributo importante?
"De Guzman è arrivato in ritardo, Michu da una stagione praticamente fermo. Ma le sue qualità non sono quelle di Hamsik e De Guzman, la sua qualità è arrivare in area in inserimento. E' fortissimo di testa, fa lavoro difensivo, sono cose che la squadra l'anno scorso non aveva".

Il Napoli non ha praticamente mai tirato in porta contro l'Udinese: può il Napoli permettersi il lusso di rinunciare a Mertens, Hamsik e Callejon?
"Insigne può giocare davanti a Mertens, abbiamo Michu che deve ancora arrivare, Higuain non era al 100% e avevamo un giocatore di caratteristiche diverse. Quando entra in campo Callejon avevamo preparato la partita in modo che facesse la differenza, sia lui che Mertens che De Guzman. Si poteva vincere anche con altri protagonisti la partita, ma non è successo e ho messo giocatori per vincere la partita. Ha avuto la partita Callejon ma non siamo riusciti a fare gol. La partita era sotto controllo al 100%, loro non erano mai pericolosi e quando è entrato Callejon ha fatto la differenza finchè non abbiamo subito gol".

13.03 - Termina la conferenza stampa del tecnico spagnolo a Castelvolturno.

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