Lestienne, la squalifica di Perotti per rilanciare un talento inespresso
Quando era arrivato in estate tutti o quasi avevano elogiato Enrico Preziosi per il colpo: parliamo di Maxime Lestienne, giocatore che al Bruges segnava e faceva segnare. L'Inter ci aveva messo gli occhi e il Milan stesso, dopo il tentativo fallito con Alessio Cerci, aveva pensato proprio al belga classe 1992. Perché, come richiesto da Pippo Inzaghi, è il classico mancino da piazzare a destra nel tridente, per farlo accentrare e colpire.
Decisamente più reclamizzato di Diego Perotti, in parabola discendente a causa dei problemi fisici che ne hanno condizionato le ultime stagione, nonostante le indubbie qualità tecniche.
Alla prova del campo il vero colpo è stato l'argentino che ha acceso la tifoseria genoana, riconoscendolo come degno numero 10 della maglia rossoblù. Quanto a Lestienne quasi mai impiegato dal primo minuto (tre volte) e qualche gara a partita in corso, senza mai riuscire a incidere.Eppure le prestazioni offerte, pur non memorabili, raramente sono state insufficienti. Proprio la troppa sufficienza vista anche in allenamento ha indispettito Gian Piero Gasperini, costretto qualche settimana fa a strigliarlo. Intanto nell'ultimo mese solo 5 minuti giocati.
La squalifica di tre giornate rimediata da Perotti consegna a Lestienne una chance importante, proprio con i motori del calciomercato che si stanno scaldando. A lui la possibilità di allontanare l'etichetta di "flop", che si fa sempre più concreta. Ammesso che Gasperini voglia concedergli la chance.