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Lega Pro/C, il punto sulla nona giornata

di Stefano Sica
Nella foto Montalto (Martina), autore di una splendida tripletta contro l'Aversa Normanna
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Gara da "volemose bene", difese arcigne sui rispettivi attacchi e un punto che alla fine ha accontentato tutti. E' finito in parità il derby tra le Signore del girone C di Lega Pro, Benevento e Salernitana. Forse il risultato più pronosticabile. Gara che, se non ha offerto grandi spunti in campo, ha proposto sugli spalti lo spettacolo del tifo in una cornice di passione e di reciproca correttezza davvero gustose. Tanto equilibrio ed occasioni col contagocce. Più Benevento nella ripresa, per convinzione e possesso palla. Ma senza far male. Casertana invece arrembante contro il Barletta e terzo posto in cassaforte (insieme al Catanzaro). Non era stato affatto negativo l'inizio pugliese, con un ottimo intervento di Fumagalli su Biancolino. Poi i Falchetti hanno iniziato a prendere in mano le redini del gioco alzando ritmi ed intensità. Anche dopo il pari barlettano nella ripresa ad opera di Palazzolo, i rossoblù hanno ripreso a comandare le operazioni e credere di più nella vittoria senza volersi accontentare. Prezioso in questo senso l'ingresso di Cunzi (a testimonianza di quanto sia importante disporre di una panchina lunga e di qualità), sfortunato sul colpo a botta sicura respinto da Liverani. Una pressione che ha portato al vantaggio definitivo di Idda. Barletta al terzo stop di fila, e ora è allarme. Più "ambiguo", invece, il Catanzaro visto all'opera contro l'Ischia. Giallorossi feroci nel primo tempo e irriconoscibili nella ripresa. Una prestazione tra alti e bassi rimarcata a fine gara anche dalla vice presidente calabrese, Ambra Cosentino. L'approccio al match isolano in effetti ha sorpreso un po' tutti, ricordando i recenti derby in trasferta contro Aversa Normanna e Savoia durante i quali i gialloblù avevano messo in mostra un primo tempo più efficace. Stavolta è stato il contrario: Ischia più propositiva ed arrabbiata nella ripresa, quando avrebbe potuto più volte agguantare il pari anche meritandolo (Scuffia prodigioso su Cruz, Iannascoli ed Ingretolli). Continua la striscia positiva della Juve Stabia (quinta con la Lupa Roma), che non vince ma almeno mette in mostra la solita voglia di reagire agli svantaggi ed alle avversità, anche se stavolta solo part time. E l'avversario di turno, il Lecce, non era di certo tra quelli comodi. Tra i giallorossi ancora a segno, per la terza giornata consecutiva, Moscardelli. Evidentemente qualche critica piovutagli dopo la gara col Savoia deve avergli fatto bene. Primo tempo opaco e ripresa più frizzante con un Lecce migliore e tonico anche dopo il vantaggio. Poi il ritorno improvviso dei gialloblù, in rete con Romeo e sfortunati col palo finale di Di Carmine. Per la Lupa Roma il pari ottenuto a Reggio Calabria è di quelli pesanti, anche per il rischio corso alla fine col penalty fallito da Insigne. Lupa Roma da libro cuore per lo striscione preparato ed esposto in campo, prima della sfida, con sopra recante la scritta "No Lupa Roma, No Reggina, un solo vincitore: Daniel Leone". Da applausi. Meglio gli amaranto nel primo tempo e vantaggio conseguito in modo naturale. Abile l'intuizione, nella ripresa, del tecnico ospite Cucciari di osare un 4-3-3 più spregiudicato che è valso il pari, sebbene poco prima i calabresi avessero mancato il raddoppio in un paio di circostanze. Insomma, Reggina complessivamente positiva, certamente superiore ai laziali, ma anche imprecisa ed ingenua.

E ora chiamata anche a superare lo choc psicologico dei quattro punti di penalizzazione inflittagli oggi dal TFN. Cade a sorpresa il Matera tra le mura amiche col Cosenza e per Cappellacci, persino allontanato dalla panchina, è il primo trionfo in campionato (parimenti alla prima sconfitta casalinga dei lucani). Lupi brillanti a fronte di un Matera (senza Auteri in panca) in netto regresso forse anche per le assenze di Mucciante, Coletti e Letizia. Tanto, evidentemente, per poter presentarsi in perfetto spolvero contro un avversario affamato e a caccia di punti. Risale il Messina, ma con tanta sofferenza. A rompere l'equilibrio della gara con la Vigor Lamezia ci ha pensato nel primo tempo un erroraccio del biancoverde Battaglia, ingenuo nel fallo da rigore su Damonte dopo aver perso una palla banalmente. Peloritani non spumeggianti, che hanno dato persino il fianco nella ripresa alla reazione lametina che, materializzandosi in un vero e proprio assedio, si è tradotta nella rovesciata di Del Sante ben parata da Iuliano e nella chance in pieno recupero di Rapisarda. Certamente per cuore e generosità, la Vigor avrebbe meritato almeno il pari. Raccontato di Paganese-Melfi, cade ancora il Savoia in trasferta. Foggia che ha vinto col minino sforzo, che ha abbassato il baricentro nella ripresa senza però subire reali pericoli da parte dei bianchi, insidiosi solo su qualche calcio di punizione. Gara "ravvivata", semmai, da qualche coro becero da parte di alcuni tifosi rossoneri intenti più a sollecitare l'attività del Vesuvio che ad incitare i loro beniamini. Un peccato. L'esatto contrario della bella pagina di sport vista al Granillo. Savoia, quindi, che continua a denotare problemi di cattiveria, di precisione e anche di qualità. Bucaro, in ogni caso, continua a godere della fiducia totale dell'amministratore Maglione. L'Aversa Normanna, unica squadra in questo girone ancora a secco di vittorie come il Melfi, cade senz'appello a Martina Franca. Granata senza scuse: brutti, improponibili e aggrappati solo alle iniziative personali di N'Diaye. La giornata magica di Montalto (due perle da manuale) non può giustificare questo tracollo. Si volta pagina, dunque. Si attende infatti l'esonero di Raffaele Novelli e del suo staff per far spazio a Salvatore Marra (l'artefice della cavalcata dello scorso anno dell'Arzanese) in panchina e a Pasquale Costagliola nell'area tecnica. Entrambi, lo scorso anno, arrivarono ad Arzano in corsa. E condussero minuziosamente un buona campagna di rafforzamento che stava per partorire una salvezza insperata. Il duo presidenziale Spezzaferri-Cecere deve aver valutato, evidentemente, anche questo aspetto. Nel prossimo turno fari puntati sul big match del venerdì Salernitana-Lecce. Granata mai sconfitti in casa, giallorossi mai vincitori fuori. Di sicuro due squadre che godono di buona salute e di un ottimo tasso tecnico. E poi c'è un gustoso Lupa Roma-Casertana con i laziali animati dalla voglia di compiere il sorpasso. In basso, spazio a Savoia-Martina. I bianchi hanno adesso un solo risultato dopo gli ultimi scivoloni: la vittoria. Altrimenti tornerebbero i tormenti della contestazione e dell'insoddisfazione generale in tutto l'ambiente.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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