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Lega Pro/B, il punto sulla decima giornata

di Stefano Sica
Nella foto Bocalon (Prato), autore di una tripletta che non ha evitato la sconfitta a Pontedera
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Come nel raggruppamento C, anche il girone B di Lega Pro sancisce un'incontrastata capolista al termine della decima giornata. Si tratta della Reggiana, la cui vittoria sul Tuttocuoio è stata alquanto profumata perché le ha permesso, tra le altre cose, di allontanare al quinto posto i neroverdi con i quali divideva la vetta prima di questa sfida. Partita vibrante ed emozionante, con i toscani che nel primo tempo hanno tenuto bene il campo creando qualche pericolo ai granata, anche loro spesso pungenti dalle parti di Bacci. Prodigiosi gli interventi dei due portieri (Feola per gli emiliani), davvero in grande spolvero. Col vantaggio ad opera di Ruopolo, i padroni di casa hanno sciolto ancora di più i loro ritmi approfittando di qualche ripartenza e rischiando di dilagare. Reggiana quindi frizzante e tonica, ma Tuttocuoio che non è dispiaciuto perché qualche buona chance è riuscito comunque a costruirsela. I neroverdi tra l'altro avrebbero potuto anche riaprire la gara se quasi in extremis il neo entrato Messina (espulso Feola per chiara occasione da rete) non avesse parato un rigore a Colombo, ma alla fine sono rimasti per la prima volta in trasferta a bocca asciutta contro quella che resta la migliore difesa del girone. L'altro Colombo (il tecnico della Reggiana) getta però acqua sul fuoco parlando di squadra che non è attrezzata per vincere il campionato. Vedremo se tra qualche tempo il suo parere resterà lo stesso. Gioco e numeri, però, autorizzano a sognare. Spettacolo à gogo invece tra Pontedera e Prato, con i primi finalmente tornati alla vittoria al Mannucci dopo il 2-1 al San Marino dello scorso 8 settembre. Emozioni e gol a grappoli che hanno reso questo derby appassionante ed indimenticabile. Granata prolifici e vicini al gol anche al di là dei quattro colpi messi a segno contro i lanieri. Ispiratissimi Grassi e Bocalon. Il primo, sebbene orfano di Arrighini, non perde il fiuto dell'assist e la malizia del bomber puro, mentre il secondo, con la tripletta messa a segno contro gli uomini di Indiani, scala ora a -2 dal pisano Arma (doppietta a L'Aquila) nella classifica dei cannonieri. Piuttosto spreca tutto l'Ascoli, che non riesce a sbloccarsi dal "tabù" casalingo che lo affligge. Lì, cioè, dove ha vinto solo alla seconda giornata contro L'Aquila. Eppure i bianconeri avevano disputato contro il Gubbio una gara gagliarda per almeno 60 minuti, seppur privi di Perez (per l'ennesima volta ai box) ma forti di un reparto offensivo forza 4 con Altinier, Berrettoni, Chiricò e Mustacchio. Due punti gettati alle ortiche in una gara che poteva e doveva essere gestita meglio, a fronte in ogni caso di un Gubbio che non si è arreso mai. E che ha saputo approfittare anche della superiorità numerica (espulsione ingenua di Chirico, autore di una reazione su Marchionni) per azzerare in un solo quarto d'ora il doppio svantaggio prima che sui marchigiani calassero buio e depressione. Risorge invece la Spal in casa di un Grosseto che finora non ha mai vinto tra le mura amiche ma è in testa nella classifica delle gare esterne. I maremmani almeno ci hanno provato a sfatare questo tabù, non si può dire che abbiano proposto una prestazione scialba. Ma la Spal oggi è una realtà solida, che ha risposto colpo su colpo non abbattendosi mai dopo i due svantaggi.

Che ha una sua quadratura e una personalità da vincente, da collettivo vero. A fine partita resterà il dubbio di un fuorigioco sul gol di Finotto scaturito da un lancio di Gentile, ma la vittoria è legittima. E forse non digerita dall'entourage toscano che ha adottato nell'occasione un fugace silenzio stampa. Senza storia il blitz esterno del Pisa (quinto col Tuttocuoio) a L'Aquila, con partita risolta senza affanni nella ripresa e risultato fatalmente largo per gli abruzzesi che, sebbene non meritassero questo passivo, non hanno saputo stavolta tener testa ad un avversario più attrezzato (come era capitato la settimana scorsa con la Reggiana) eccetto una piccola fase in apertura dei secondi 45'. Un filo rosso che lega il successo nerazzurro a quello casalingo della Pistoiese sul Teramo, pure conseguito nel secondo tempo. E in modo rotondo. Gli arancioni, come già accaduto col San Marino, dimostrano di essere più intraprendenti e cattivi nella ripresa e confermano di aver fatto del Melani un fortino inespugnabile. Palese, invece, l'equilibrio tra le due squadre nel primo tempo, spezzato sostanzialmente solo dal vantaggio del teramano Donnarumma su rigore e la rete del pari annullata a Falzerano. Nel secondo tempo, dopo la fiammata iniziale abruzzese che forse avrebbe potuto cambiare le sorti del match con qualche chance non sfruttata, è stata solo Pistoiese. E i toscani hanno calato un impietoso poker beneficiando intanto dell'espulsione, dopo pochi minuti della ripresa, di Scipioni. E poi delle scelte tecniche fortunate di Lucarelli che ha gettato nella mischia due dei quattro match winner di giornata: Coulibaly e Piscitella, quest'ultimo autore del primo gol tra i pro. Risale in classifica l'Ancona, che va a prendersi tre punti importanti a San Marino col minimo sforzo. Partita non esaltante che, se ha sorriso ai dorici capaci di vincere una gara gestendola senza affanni, ha registrato il pauroso arretramento tecnico dei padroni di casa che non sono riusciti a dare continuità al bel successo sulla Pro Piacenza. Clamoroso l'errore di un uomo di esperienza come Fogacci nell'azione che ha portato Morbidelli al gol decisivo. Ci è andato giù duro mister Covelo a fine gara: "La mia squadra è stata piatta e priva di mentalità". La sua posizione è, però, ancora salda. Il Forlì batte la Lucchese al termine di un'autentica battaglia che ha fatto emergere più agonismo che spettacolo puro, diversamente dalla sfida tra Carrarese e Santarcangelo che hanno impattato dopo una gara molto divertente. Gialloblù che continuano, nonostante i passi falsi precedenti, a sfornare buone prestazioni e possono ora intravedere la luce, esattamente come il Savona che sta uscendo a piccoli passi dalla crisi (seconda vittoria consecutiva, stavolta ai danni della Pro Piacenza, la prima in trasferta). I liguri non sono spettacolari, però nel match con gli emiliani, peraltro molto equilibrato, hanno dimostrato di saper mantenere ordine tattico e nervi saldi per tutti i 90 minuti. Tra tanti testacoda, la partita di richiamo dell'11/a giornata è certamente Ascoli-Pontedera, due delle inseguitrici immediate della Reggiana. Di fronte il buon ruolino esterno dei granata con l'andamento da pareggite casalingo ascolano. Numeri che magari potranno essere smentiti per una domenica.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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