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Le probabili formazioni di Ludogorets-Real - Turnover minimo per Ancelotti

di Ivan Cardia
Fischio d'inizio ore 20:45. Diretta testuale su TMW.
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prima della classe fa visita alla Cenerentola del girone. Davide contro Golia. Preparate il pallottoliere per contare i gol del Real. Potremmo continuare per ore e sfornare definizioni, più o meno banali, tutte perfette per descrivere la sfida che si giocherà questa sera tra Ludogorets e Real Madrid. Da un lato, la piccola squadra bulgara prossima al fallimento a cavallo del millennio, arrivata per la prima volta nella sua storia alla fase a gironi della Champions League, il cui stadio è troppo piccolo per ospitare i giganti del calcio mondiale e deve giocare le competizioni europee nello Stadio Nazionale Vasil Levski di Sofia. Dall'altro, il dream-team che ha vinto dieci volte la massima rassegna calcistica continentale, i cui giocatori guadagnano tanto da potersi comprare l'intera rosa degli avversari, la società calcistica più ricca del mondo, la squadra di cui qualsiasi ragazzino sogna di vestire la camiseta. Ludogorets-Real Madrid è tutto questo e molto di più, perché il calcio a volte sa raccontare favole meravigliose, come quella di Cosmin Moti decisivo tra i pali contro la Steaua Bucarest, lui che ha giocato per la Dinamo di Bucarest. Ore 20:45, stadio Vasil Levski, con la direzione arbitrale dello scozzese Craig Thomson, appuntamento per Ludogorets-Real Madrid.

COME ARRIVA IL LUDOGORETS - Nessuna paura del Real Madrid, non farsi ossessionare dal blasone dell'avversario e giocare con tranquillità davanti al proprio pubblico. Sono questi i concetti espressi in conferenza stampa da Georgi Dermendzhiev, tecnico della squadra bulgara, con sede nella città di Razgrad, ma che le partite di Champions le gioca nella capitale Sofia. Una squadra coriacea, passata alla fase a gironi anche grazie ai miracoli di Cosmin Moti, difensore ex Siena, costretto ad indossare i guantoni dopo l'espulsione del portiere contro lo Steaua Bucarest e capace di parare ben due rigori nella roulette finale del turno di playoff. Una squadra capace di mettere in difficoltà il Liverpool ad Anfield, laddove i Reds hanno avuto la meglio solo all'ultimo minuto su calcio di rigore. Una squadra, infine, per cui il calcio si mescola alla politica come spesso accade: il Real Madrid troverà uno stadio strapieno, con almeno 43 mila spettatori presenti. Molti dei quali avranno beneficiato dei biglietti dispensati da Nastimir Ananiev e Evgeni Yelev, principali contendenti per la guida del Paese nel turno elettorale di domenica prossima. Arrivando al possibile schieramento tattico, è da rimarcare come il tecnico bulgaro, messo in discussione per i 5 punti di ritardo dal CSKA Sofia nel campionato nazionale, abbia sin qui dimostrato di prediligere il 4-2-3-1, modulo che proprio il Real Madrid ha portato alla ribalta all'epoca dei galacticos. In porta il titolare sarà ancora Vladislav Stoyanov, complice l'infortunio che terrà Ivan Cvorovic indisponibile fino a dicembre. In difesa il vero leader è Aleksandar Aleksandrov, difensore centrale al cui fianco dovrebbe giocare uno tra Alexandre Barthe ed il già menzionato Cosmin Moti. Per il cuore ed altri attributi fisici, puntiamo sul secondo. Sulle fasce dovrebbero esserci il brasiliano Caiçara a destra, insidiato dal connazionale Choco anche per ragioni disciplinari (Caiçara è stato espulso nell'ultima partita di campionato, ndr); a sinistra ballottaggio tra il colombiano Brayan Angulo e Yordan Minev. Cerniera di centrocampo composta dal capitano Svetoslav Dyakov, al cui fianco giocherà uno tra il francofono Anicet, dalle caratteristiche più offensive, e Hristo Zlatinski. Linea di trequartisti in cui il compito di creare i pericoli maggiori dovrebbe spettare a Marcelinho, mentre sulle fasce si giocano un posto Vura ed Abalo a destra, Mihail Aleksandrov e Wanderson a sinistra. Ballottaggio per il ruolo di prima punta tra Bezjak e Hamza Younes.

COME ARRIVA IL REAL MADRID - Una macchina da gol perfetta, incapace di offrire la stessa perfezione in fase difensiva. È questo il quadro del Real Madrid 2014-2015: le merengues hanno messo in mostra un attacco monstre, capace di siglare ben 28 reti in 10 partite stagionali. A fare da contraltare, vi sono però i ben 12 gol subiti nelle medesime apparizioni. Un bilancio che pone in posizione delicata il Madrid nella Liga: dopo 6 giornate la distanza dal Barcellona è di 4 punti, non certo irrecuperabile, ma in mezzo vi sono anche Valencia, Atletico Madrid e Siviglia. Quinti in classifica, devastanti in Europa: l'esordio nella massima competizione continentale ha regalato un sonoro 5-1 al Basilea, tra le mura amiche del Santiago Bernabeu. Le gioie offensive arrivano anche da un Cristiano Ronaldo sempre più super: 10 gol nelle prime 5 partite della Liga (13 in 9 apparizioni complessive, ndr) sono un bottino che issa il portoghese nella storia del club. Erano infatti 60 anni che un madridista non segnava così tanto in avvio di stagione. I problemi difensivi sono il cruccio principale di Carlo Ancelotti, passato ad un 4-4-2 atipico per cercare di risolverli, salvo poi tornare ad un 4-3-3 iper-offensivo assodate le difficoltà dei suoi nel segnare con il modulo più "coperto". In Champions il tecnico italiano sembra intenzionato a riproporre dal primo minuto il 4-3-3 e soprattutto far tornare la "BBC", il tridente composto da Karim Benzema, Gareth Bale e Cristiano Ronaldo. Per intendersi, l'attacco che ha condotto il Real alla conquista della Decìma nella scorsa stagione. Il resto dello schieramento dovrebbe essere ispirato ad un moderato turnover, considerato l'impegno tra pochi giorni con l'Athletic Bilbao. In porta le prime incertezze: sembra finito il tempo dell'alternanza, con Iker Casillas tornato titolare ed il nuovo acquisto Keylor Navas costretto ad accomodarsi in panchina. Sembra, perché lo stesso Ancelotti ha risposto in maniera sibillina alla domanda concernente l'estremo difensore, facendo ipotizzare a molti un possibile ritorno del costaricano tra i pali. Difesa a 4 che al posto di Varane vedrà il ritorno di Pepe, affiancato dall'inossidabile Sergio Ramos. Sulle fasce i titolari dovrebbero essere Carvajal e Marcelo, ma secondo la stampa iberica almeno uno tra Arbeloa e Nacho potrebbe trovare posto, più probabilmente l'ultimo nominato. Nel reparto centrale potrebbe partire Isco, in ombra nel corso di questo avvio di stagione, affiancato dagli inamovibili Modric e Kroos. Attenzione però ad Illarramendi, possibile sorpresa dell'ultimo minuto. Attacco di cui abbiamo già parlato: ancora titolari Bale, Benzema e CR7, dovrebbe andare in panchina James Rodriguez assieme a Javier Hernandez. Il Chicharito, come i già citati Navas, Nacho ed Illarramendi, è però uno dei possibili outsider per il ruolo da titolare. Chiudiamo con una curiosità per gli appassionati di moda: il Real Madrid farà esordire la propria terza maglia, nera in tessuto elasticizzato disegnata dallo stilista Yohji Yamamoto.

LE PROBABILI FORMAZIONI
Ludogorets (4-2-3-1): Stoyanov; Caiçara, Alexandrov, Moti, Minev; Dyakov, Anicet; Vura, Marcelinho, Abalo; Bezjak. Allenatore: Georgi Dermendzhiev.
Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal, Ramos, Pepe, Nacho; Kroos, Modric, Isco; Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. Allenatore: Carlo Ancelotti.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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